lunedì, luglio 03, 2006

Dead or Alive


Nel mio girovagare fra un blog e l'altro, qualche giorno fa leggevo su quello di Diego Cajelli una interessante "discussione" tra Giovanni Gualdoni e lo stesso Cajelli sulla crisi del fumetto e sul senso di credere ancora a un futuro a fumetti. Il post faceva delle riflessioni sulla considerazione del mestiere di fumettista che hanno la maggior parte dei non addetti ai lavori.
Il dialogo completo tra i due autori lo potete leggere qui: Diegozilla.
Questa presunta crisi in Italia esiste non da oggi ma da almeno 20 anni. Proprio dieci anni fa pubblicavo un articolo su questo argomento e rileggendolo l'ho trovato estremamente attuale. Per chi ha voglia e pazienza di leggerlo lo trova qui.
Concludo dicendo che se gli autori avessero dato ascolto agli uccelli del malaugurio, che già venti anni fa davano il fumetto per defunto, noi oggi non avremo avuto in Italia Dylan Dog, Nathan Never, le "Witch" e nemmeno "Monster Allergy". Lo stesso Gualdoni oggi sarebbe probabilmente seduto dietro a una scrivania, ma non a fare fumetti pero'. La responsabilità alla fine è quasi sempre degli autori e degli editori che non sanno come catturare l'interesse del pubblico.

3 commenti:

Bruno Olivieri ha detto...

L'immagine che hai messo nel tuo profilo, mi risulta alquanto mendace, rispetto alla realtà! O mi sbaglio? :-)))))))))

Unknown ha detto...

Davvero? Accidenti pensavo che mi somigliasse almeno un po'... o forse... ehm.. il personaggino è un po' troppo giovane? Ehm...

Bruno Olivieri ha detto...

Mmmm, forse è la fronte spaziosa che inganna!
:-)))