lunedì, settembre 29, 2008

Qual'è il limite della satira?



Riprendo e copio dal sito Comicsblog:
Il ministro Renato Brunetta ultimamente aveva lanciato un concorso sfidando, gli artisti a realizzare vignette esilaranti sui suoi confronti.
Qualcuno sembra aver accettato la sua sfida con eccessivo fervore, finendo per provocare lo sdegno di molti politici. Infatti oggi su Emme, giornale satirico dell’Unità, è stata pubblicata la vignetta Guerre Giuste (che vi mostriamo qui a sinistra). Il messaggio di questo “incidente di percorso” è chiaro: sono pronto a sparare il ministro! Maurizio Gasparri (capogruppo del Pdl al Senato) ha dichiarato indignato: La satira è sacrosanta, ma non si può non rilevare la pericolosa ambiguità della vignetta contro il ministro Brunetta.
Sergio Staino, direttore del settimanale Emme ha difeso così il lavoro di Biani: La vignetta nelle intenzioni dell’autore e nell’interpretazione che abbiamo dato come redazione, esprimeva solo il disagio, l’indignazione e il vaneggiamento folle e non certo condivisibile, che può provocare una strabordante polemica contro supposti fannulloni. Qualora i lettori, compreso il ministro Brunetta, non abbiamo letto la buona fede della vignetta, allora siamo pronti a chiedere scusa.

La parodia del cinema polacco

Ogni volta che vedo la gag della parodia del cinema polacco, interpretata da Leonardo Manera e Claudia Penoni, non riesco a smettere di sorridere. Qui trovate un'intervista dove i due attori spiegano l'origine di queste gag intrise di una amara ironia. Se non li avete mai visti all'opera dovete assolutamente guardare questo video per farvi un'idea della loro bravura.

domenica, settembre 28, 2008

Sottoterra! E non c'è da stare Allegri...

E sono cinque! Cinque sconfitte consecutive per il Cagliari! Non mi ricordo un inizio di campionato così disastroso. E ora che succede? Allegri se ne va da solo o no?

Traslocando... E di nuovo cambio casa

Traslocando - E di nuovo cambio casa - Ivano Fossati

giovedì, settembre 25, 2008

Nomadi

Una bellissima canzone del 1986 scritta da un personaggio straordinario come Juri Camisasca e cantata da una Alice in stato di grazia. Un commento azzecato, per questa canzone, lo da un utente di YouTube:" Un capolavoro che Alice ha trasformato in un gioiello di rara bellezza".

Eh si, prima o poi dovrò fare un post su Alice e su Juri Camisasca.

domenica, settembre 21, 2008

A caccia di stelle...

"Se vai a caccia di stelle è possibile che non ne prenderai neanche una,
ma di certo non tornerai con una manciata di fango."
Qualche giorno fa in mezzo ad una rivista ho trovato un foglietto con scritta questa frase. Nell'appunto veniva attribuita la frase al regista australiano Peter Weir. Però non c'era nessuna altra indicazione.
Qualcuno sa dirmi se l'attribuzione è corretta e l'eventuale provenienza di questa frase (film, articolo, discorso pubblico)?

venerdì, settembre 19, 2008

El gato volador


Il titolo del blog che vedete in alto non è farina del mio sacco. Infatti, "El Gato Volador", è il titolo di una canzone di "El Chombo", vero nome di Rodney Clark, un produttore americano di origine panamense, autore di tanti successi di musica reggateon. Nel 2003 dietro il successo di "Lorna" con Papi Chulo c'era il suo zampino.
Inoltre vagando sulle rete ho pure scoperto che esiste un locale chiamato "El Gato Volador".

giovedì, settembre 18, 2008

Sabrina e il gatto nero

Una piovosa mattina di dicembre, Sabrina, una bambina di 11 anni, era a casa sua, una villetta alla periferia del paese. Quel giorno era la vigilia del suo compleanno.
Il padre era partito per lavoro e sarebbe tornato solo il giorno dopo. Già immaginava i regali che le avrebbe portato. Distesa sul suo letto, sfogliava una rivista di animali, quando le sembrò di sentire un lontano lamento. Non si stava sbagliando, quello che sentiva era proprio un miagolio. Appoggiò il naso sul vetro della finestra per guardare fuori. Davanti alla porta d'ingresso c'era una piccola macchia nera bagnata e tremolante. Uscì dalla sua stanza, corse ad aprire la porta di casa ed uscì, incurante della pioggia. Sabrina adorava i gatti neri perchè le ricordavano tanto il suo animale preferito: la pantera nera. La mamma, che era in cucina, sentì aprire la porta d'ingresso e corse a vedere che stava succedendo. Sabrina, con il micio nero tra le braccia, le disse: "Posso tenerlo, mamma?". Come si poteva dire di no ad una simile richiesta, e come si poteva abbandonare sotto la pioggia un povero animale? Il gattino venne subito asciugato e rifocillato, ma dal fatto che ignorasse latte e cibo, fu subito chiaro che la bestiola non stava bene. La mamma di Sabrina si rese conto che era il caso di portare subito il gattino da un loro amico veterinario. La bambina, tenendo tra la braccia il gattino, uscì insieme alla mamma. In macchina, durante il tragitto, decise che nome dargli. Il micio si sarebbe chiamato Macchia. Il veterinario visitò l'animale. Poco dopo, mentre Sabrina accarezzava il suo nuovo amico, il veterinario prese da parte la mamma e le diede il responso delle visita: Macchia era stato avvelenato. E a quanto pare gli restava veramente poco da vivere. Il problema adesso era come dirlo alla bambina. Con la motivazione che Macchia era bisognoso di cure, il veterinario, convinse Sabrina che era meglio che il gattino restasse da lui. Però , in realtà, l'unica soluzione, per evitare inutili sofferenze alla bestiola era quella di sopprimerla, ma non se la sentì di dirlo a Sabrina. La notte, la piccola, andò a letto molto presto, rispetto al solito. Si addormentò subito e fece uno strano sogno. Si trovava in una foresta quando davanti a lei apparve Macchia, che, con sua grande sorpresa, iniziò a parlarle. Il gatto nero gli disse che era venuto a salutarla perchè doveva partire per un lungo viaggio. La bambina gli chiese se poteva venire con lui. Macchia le disse che dove sarebbe andato non c'erà posto per i bambini. Mentre parlava il gatto nero cominciò a trasformarsi.
Pian piano da gatto stava diventando un'enorme pantera nera. Prima di allontanarsi nella foresta, Macchia disse a Sabrina:" Non preoccuparti per me! Quando i gatti neri muoiono rinascono come pantere nere!". Improvvisamente Sabrina si svegliò richiamata dalla voce della mamma che la chiamava. Era già mattina e il padre era tornato a casa. Sabrina chiese di andare subito dal vetrinario. Ma quando vide il volto serio dei genitori, capì cosa era successo e chiese: "Macchia è morto, vero?". I genitori le spiegarono cosa avesse il gatto nero e della dolorosa decisione di sopprimerlo. Pensavano che la ragazzina scoppiasse in un pianto dirotto, ma invece Sabrina raccontò loro il sogno che aveva fatto e alla fine disse: "Macchia adesso è felice! Perchè ora che è morto è rinato pantera nera!".

martedì, settembre 16, 2008

Addio, Stefano Rosso

Ieri a 60 anni è morto uno dei cantautori più originali degli anni settanta e ottanta: Stefano Rosso. Ironico nei testi e ottimo chitarrista in perfetto stile finger-picking, ci ha lasciato tante belle canzoni come "Una Storia Disonesta" , "E allora senti cosa fo" e "Bologna '77", dedicata a Giorgiana Masi, la ragazza uccisa a Roma, vicino al Ponte Garibaldi, durante una manifestazione per il divorzio organizzata dai radicali.
Il suo sito Internet lo trovate qui. La pagina su Wikipedia invece è qua.


venerdì, settembre 12, 2008

Grigio

Oggi Cagliari è coperta da un cielo grigio. Quando ci sono queste giornate il mio umore peggiora e il mondo mi sembra più brutto, più cattivo e più ingiusto. Per fortuna che poi torna il sole.

giovedì, settembre 11, 2008

Non ci sono problemi... Tu mi dici quello che devo fare... E io lo faccio

Pino e gli anticorpi sono un trio comico Sassarese protagonista di alcuni divertentissimi sketch in onda nel programma Colorado Cafè. Il personaggio di Pino La Lavatrice è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Questo il loro sito ufficiale.


martedì, settembre 09, 2008

Lucio, dieci anni dopo...

Sono passati dieci anni da quando è morto Lucio Battisti. Ma ascoltando le sue canzoni ci sembra che non sia mai andato via!
Grazie Lucio delle Emozioni che ci hai regalato e ci continuerai a regalare.


mercoledì, settembre 03, 2008

E se fosse vero?


Un esperimento che si eseguirà il 10 settembre al Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra potrebbe creare un buco nero che nel giro di quattro anni farebbe scomparire la Terra...

Non è la trama di un romanzo di fantascienza e i particolari li trovate qui.

martedì, settembre 02, 2008

Randy Pausch, un grande uomo

Questo al contrario del precedente non è un post allegro, ma nemmeno triste in realtà... Direi incoraggiante.
Oggi volevo citare una persona straordinaria: Randy Pausch.
Randolph Frederick Pausch (Baltimore, 23 ottobre 1960Chesapeake, 25 luglio 2008), è stato un informatico statunitense.
Era professore di
informatica, interazione umano-computer e design presso la Carnegie Mellon University (CMU) di Pittsburgh, Pennsylvania.
Nel settembre 2006, gli è stato diagnosticato un
cancro del pancreas metastatizzato. Sottoposto ad intervento chirurgico palliativo e chemioterapia, è rimasto attivo e vigoroso fino alla fine del 2007. È morto all'alba del 25 luglio 2008. (Fonte Wikipedia).
Con "The Last Lecture" dal titolo Realizzate i Vostri Sogni d'Infanzia" ("Really Achieving Your Childhood Dreams"), presso la Carnegie Mellon University il 18 settembre 2007 in cui Randy Puasch ha dato una straordinaria lezione di vita.

Qua sopra c'è il video (con sottotitoli in italiano) di questa lezione, mentre sotto ci sono alcune frasi toccanti tratte da questo discorso.

Frasi celebri della "Last Lecture" (fonte Wikipedia)

- "L’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi".
- "Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".
- "Quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore".
- "Mi lamentavo con mia madre di quanto fosse difficile quell'esame all'università, e di quanto fosse spaventoso. Lei si inclinò verso di me, mi diede un buffetto sulle spalle e mi disse: «Sappiamo bene come ti senti, tesoro, ma ricorda, tuo padre alla tua età combatteva contro i tedeschi»".
- "Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo".
- "Non perdete mai la capacità di stupirsi tipica dei bambini. È troppo importante. È quella a spingerci ad andare avanti, ad aiutare gli altri".
- "Ho una mia teoria sulle persone che provengono dalle famiglie numerose: sono persone migliori degli altri, perché hanno dovuto imparare come andare d’accordo con gli altri".
- "Non si può arrivare in cima da soli. Qualcuno deve aiutarti. Io credo nel karma. Credo che si riceve ciò che si è dato".
- "Non lamentatevi. Lavorate più duramente. Non cedete. L’oro migliore è quello che giace in fondo ai barili di merda".
- "Se vivrete nel modo giusto, il karma si prenderà cura di sé. I sogni verranno da voi".