giovedì, maggio 29, 2008

Segnalazione speciale Global Manga


Nel sito Animeclick, quotidiano di informazione su anime e manga, sono stati favorevolmente segnalati lo speciale dedicato al Global Manga e l'intervista a Dany&Dany che ho realizzato per Lo Spazio Bianco. La segnalazione la trovate qui, seguita da una interessante serie di commenti.
Dany&Dany sono appena tornate dagli Stati Uniti dove erano ospiti dell'Anime Central una delle più importanti convention di Anime e Manga. La loro partecipazione è stata un autentico successo. Il resoconto lo trovate qui.

lunedì, maggio 26, 2008

Per l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti

I radicali hanno accolto con favore l'iniziativa di Beppe Grillo per l'abolizione dell'ordine dei giornalisti.
"Il primo tentativo di referendum per l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti - ordine parastatale al quale viene attribuito il monopolio corporativo dei privilegi del giornalismo di regime - risale all'anno 1974. Dopo di allora, abbiamo di nuovo raccolto le firme nel 1995, ma nel voto del 1997 i referendum furono annullati per mancato raggiungimento del "quorum" pur avendo registrato una maggioranza schiacciante dei sì all'abrogazione (65,5%) fra i cittadini che si erano recati ai seggi.
Inoltre, nel 1996 militanti e dirigenti radicali si autodenunciarono per aver distribuito il giornale “Risorgimento liberale” non registrato presso il Tribunale perché il direttore responsabile che lo aveva firmato non era iscritto all'Ordine. Anche sugli altri temi due temi, mettiamo a disposizione un patrimonio di lotte che affonda le radici nella storia della Repubblica." Da Agenziaradicale.it
Anche io sono favorevole da sempre all'iniziativa. Trovo assurdo che solo in Italia esista l'ordine dei giornalisti, come ho letto su questo articolo del "Il Giornale".
In questi giorni, inoltre, mi è tornata in mente Penna a Sfera, una vecchia canzone di Antonello Venditti dedicata al giornalista di Ciao 2001 Enzo Caffarelli, che lo aveva attaccato dalle pagine del suo giornale.
Ho, quindi, cercato delle immagini, più o meno adatte al testo e ho creato un piccolo video che ho inserito su Youtube. Buona visione.

domenica, maggio 25, 2008

Altra collaborazione

Sul sito Lo Spazio Bianco è presente uno speciale ( a cui ho dato un mio piccolo contributo) sul concorso organizzato da Morning, una delle più popolari riviste fumettistiche del Giappone, aperto a tutto il mondo volto alla ricerca di nuovi talenti. Tra i finalisti, sette sono autori italiani: Adriano Barone, Simone Altimani, Andrea Iovinelli, Massimo Dall'Oglio, Salvatore Pascarella, Rosa La Rana, Mario Mazzo.

venerdì, maggio 23, 2008

Fabio Concato: Musica e Dolcezza

Quella di Fabio Concato è una figura particolare nel panorama musicale italiano. Sino dal suo esordio alla fine degli anni '70 ha seguito con coerenza il suo stile musicale senza rincorrere un facile successo, snaturando la sua personalità. Sono tante le sue collaborazioni con altri cantanti e musicisti come Eugenio Finardi, Toquinho, Samuele Bersani, etc. Una in particolare mi ha sempre dato una certa emozione, ed è quella avuta con Anna Oxa nel pezzo "In Trattoria". Su Youtube ho pescato il video di una loro esibizione live. E' straordinario come Concato riesca a raccontare in musica e parole le cose più semplici della vita, come una cena in trattoria. Eccezionale anche Anna Oxa che adatta la sua voce a quella di Concato rendendo la canzone una vera perla.

martedì, maggio 20, 2008

Extracomunitari e razzismo



Circa dieci anni fa ho pubblicato una storia di 4 tavole per GruppoMisto dedicata al razzismo. La protagonista di questa storia è nata quasi per caso, ma ha da subito dimostrato di avere una forte personalità. Laura era un personaggio forte e su suggerimento del disegnatore Gianmarco Ibba sarebbe dovuta diventare la protagonista di una serie di avventure.
Visto il periodo che stiamo attraversando, con discussioni accese sul razzismo, mi è sembrato giusto postare la storia sul blog. Come al solito per vedere le immagini ingrandite dovete cliccarci sopra.

sabato, maggio 17, 2008

Si raddoppia!

Come non mi mancassero le cose da fare ho deciso di aprire un altro blog. Avevo bisogno di avere un'altro spazio per parlare di temi sociali, politici e impegnati in genere.
Il nuovo blog lo inauguro con un omaggio ad Enzo Tortora, il presentatore accusato ingiustamente di essere un camorrista e morto venti anni fa il 18 maggio del 1988.
Gli aggiornamenti del nuovo blog li segnalerò di volta in volta qui. L'idea è quella di fare almeno un post al mese. Iniziamo con questo.

giovedì, maggio 15, 2008

Rewind: CORTO MALTESE E DINTORNI


Ecco un'altro articolo che ho piacere di riproporvi. Questa volta il pezzo non è mio ma ho scelto di ospitare un intervento di Corrado Zedda, un vecchio amico e mio collaboratore da anni.
L'articolo è stato pubblicato sul numero 8 di Littlenemo uscito a gennaio del 2007.
L'argomento è davvero interessante. Prendendo spunto da Corto Maltese Corrado fa una acuta riflessione sui ragazzi di oggi e sul loro rapporto con la lettura.

CORTO MALTESE E DINTORNI
ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO
di Corrado Zedda

Rileggendo in questi giorni il ciclo di Corto Maltese, nella bella edizione filologica curata da “L’Espresso”, non potevo che pormi delle riflessioni via via che scoprivo o riscoprivo le avventure del bizzarro marinaio creato da Hugo Pratt e queste riflessioni si accompagnavano alla contemplazione triste e disincantata di quel che si vede nel mondo di oggi.
Dico subito che non voglio qui proporre il classico elogio dei bei tempi andati, anche perché sono giovane, propositivo e pieno di ideali e speranze per il futuro. Ma i tempi non sono belli e occorre meditare, per ritrovare lo slancio adatto a orientarsi nel mondo di oggi.
Corto Maltese, dunque. Un marinaio all’avventura per il mondo, la cui vita, se andiamo a vedere le cose in termini utilitaristici e pratici, appare agli occhi dell’oggi priva di una meta vera e propria, senza un apparente scopo e, in definitiva, senza un’utilità.
Un uomo che viaggia e basta potrebbe dare l’idea del perditempo, ma che male c’è nell’essere a volte dei perditempo?
E poi a colpire per la sua lontananza dall’oggi è la dimensione del mondo in cui si muove Corto, un mondo ancora mitico, dove tutto può essere ancora scoperto, dove puoi entrare in una vita alternativa a quella che vivi quotidianamente.
Cosa importa appurare se Hugo Pratt ha vissuto realmente quanto raccontato col suo personaggio o molto è il risultato di una sua proiezione mitica, ideale? Non è questo ciò che conta. Ciò che viene raccontato è di per sé bastevole a fornirci l’idea, l’essenza di un’altra dimensione.
E questo spazio, quanto appare lontano da quello di oggi.
Forse la televisione ha realmente invaso ogni spazio della nostra fantasia. Forse sognare è visto oggi come un qualcosa per poveri scemi.
La realtà è fatta di una piatta omologazione in cui tutti siamo contenti di avere le stesse cose, chi più chi meno e invece di sognare una realtà diversa, un mondo alternativo l’oggetto della nostra affannosa ricerca non è più interiore ma esteriore, magari l’ultimo modello di videofonino cellulare.
E come sono figli dei nostri tempi i nostri ragazzi e adolescenti e bambini.
Piccole jene che stiamo allevando nel nostro mondo senza fantasie e senza sogni ma pieno di ipocrisie e cattiveria da imparare alla svelta.
A nostra immagine.
Ma perché, poi, i ragazzi dovrebbero sognare qualcosa d’altro rispetto a ciò che vivono oggi?
Una volta leggevi e sognavi o ascoltavi quel certo tipo di musica perché serviva a portarti da un’altra parte, contrapposta a quel quotidiano che non ti andava bene, nel quale in un certo senso ti rifiutavi di sentirti completamente integrato.
E allora leggendo “L’Isola del tesoro”, “20000 leghe sotto i mari”, le avventure di Corto Maltese, ti isolavi, viaggiavi per il tuo mondo e scoprivi, al tuo ritorno, quanto poteva essere noioso, mediocre, anche triste, vivere la realtà quotidiana. E ti preparavi a salpare, ancora una volta, con la fantasia, da quel mondo noioso.
Ma tornavi ogni volta con un carico nuovo, che, anche se apparentemente non ancora spendibili per vivere la realtà concreta del quotidiano, inconsapevolmente ti fornivano strumenti e idee per affrontarlo meglio, con le tue idee, con le tue diversità, con un contributo originale che potevi apportare.
Nel mondo dei grandi, un giorno, tutto questo avrebbe significato essere un ingegnere con idee geniali, uno scrittore dalla fantasia coinvolgente, un insegnante con sogni ed entusiasmo da trasmettere, un musicista, un disegnatore, ma anche un idraulico, un impiegato di banca, un perito agrario, sempre però con un’idea della realtà sua, personale e non appiattita in un grigiore lattiginoso e senza sogni.
Si. Quanto è lontano Corto maltese da tutto quello che viviamo oggi.
Ragazzini che si alzano la mattina, cartoni animati tutta azione o tutto sexy ma senza una storia da raccontare; poi scuola con professori svogliati, delusi o frustrati, quindi più zombie di loro; tornare a casa e genitori che pensano ai loro casini, quando non sono separati di fatto, con relativi ulteriori casini; dopo pranzo un po’ di play station, qualche finto compito, molta tv i cui l’avventura scompare, sostituita dal tutto azione o dal tutto sexy, a scelta; quindi “O. C.” e telefilm vari, dove i protagonisti pressappoco ripetono quanto i nostri ragazzi vivono durante la giornata: mi piace il tale ma non so se dichiararmi, la tizia ha rotto con quella per colpa di quell’altro… e così via per puntate e puntate, condite da pubblicità in cui devi, devi, devi comperare quello, scaricare quell’altro dal cellulare, essere in quel modo se no non va bene e così via… e che palle!
Perché, allora, i nostri ragazzi dovrebbero leggere qualcosa? Soprattutto un fumetto?
Leggere vuol dire isolarsi, anche pochi minuti, staccarsi da tutto questo mondo in cui si è inestricabilmente, appicciccosamente uniti. E per leggere cosa, poi? Di un tipo, peraltro disegnato “male”, antico, vissuto un secolo fa, che fa discorsi noiosi e senza senso, che gira da una parte all’altra senza quasi fare niente? Ma per carità, abbiamo ben altro da fare! “O. C.”, “Una mamma per amica”, “Settimo Cielo”, ecc…
Perché i ragazzi dovrebbero sognare qualcosa di diverso? Sono già sulla difensiva da ora, fra i grandi che non li vedono o se li vedono li considerano semplici risorse economiche, limoni da spremere fino all’ultimo centesimo (dei genitori peraltro).
E allora, eccoli che sono uniti fra di loro, si proteggono. Nella melassa del grigiore quotidiano, certo, ma fanno gruppo sociale. Come i branchi degli animali che si difendono dal predatore.


Difficile o poco conveniente abbandonare il branco per cercare di vedere come si sta fuori da esso. Difficile trovarvi un Jonathan Livingstone pronto a lasciare il gruppo.
E chi fra loro prova di tanto in tanto a uscire fuori (qualcuno ogni tanto c’è) si troverà a vivere un senso di diversità che non è più quello che poteva provare chi fra noi si avventurava fra i mari avventurosi e misteriosi di Corto Maltese o del Capitano Nemo. Troverà un oceano grigio, solitario, freddo, nel quale le luci che si scorgono appaiono troppo lontane e irraggiungibili. Per arrivarvi occorre uno sforzo ulteriore, più forte rispetto al passato, che non tutti sono disposti a sostenere.
Per diventare cosa, poi. Come i propri genitori? Impegnati nei casino della vita quotidiana, fra lavoro, soldi, commercialisti, televisione e pantofole?
Ma come: i miei genitori, che fanno una vita di merda o anche solo monotona o banale, devo considerarli un modello di quello che dovrò vivere con la mia vita? Ma stiamo scherzando?
Come siamo incoerenti di fronte ai nostri figli, nel propugnare principi a parole per poi disattenderli nei fatti. E come sono bravi, loro, a mettere le nostre contraddizioni e le nostre debolezze allo scoperto.
Meglio la piccola e rassicurante realtà del branco, allora, la disimpegnata e disimpegnante frequentazione degli amici coi quali condividere quel poco niente che appare tanto.
Così si ritorna al “porto delle nebbie” del grigiore quotidiano, “Top of the pops” videofonini,, ecc. Ma il carico delle esperienze fatte appare insoddisfacente e il percorso effettuato non concretizzato appieno.
Si rimane acidi e inquieti, mentre Corto Maltese naviga per il suo mare, sempre più lontano, molto lontano da qui.

martedì, maggio 13, 2008

Mondi Sommersi con Maurizio Mantero


Gli organizzatori di Art'Intorno mi segnalano questa interessante iniziativa:


La notte sarebbe passata.
Sarebbe venuta l’alba, non la fine.
“ La stessa parola “ fine”
Non ha senso in un mondo infinito.
“Era un inizio.”

Dalla mente, dalla penna e dalla tavolozza di Maurizio Mantero, una preziosa collezione di storie rare, inedite o introvabili, realizzate in solitaria o a quattro mani con Giancarlo Berardi
Testi di Giancarlo Berardi per i racconti “Cavalleria”, “Lucky”, “Capitolo XXXIV”, “Camera mobiliata”, oltre che la cura della Prefazione.
Gli altri testi, tutti i disegni e le illustrazioni sono a cura di Maurizio Mantero

Maurizio Mantero debutta nei tardi anni ’70 sulle pubblicazioni dell’Eura Editoriale. In seguito, inizia una splendida collaborazione con Giancarlo Berardi, realizzando numerose sceneggiature di Ken Parker prima e successivamente di Julia .Scrive la storia Hardware per Zona X, oltre a racconti su Orient Express e su Ken Parker Magazine. Al lavoro di sceneggiatore alterna quelli di colorista. (l’edizione L’isola Trovata di Ken Parker e Welcome to Springville ne sono una magnifica testimonianza), illustratore ( per la Editrice Nord e per diversi periodici come Aerei, Ruote Classiche, Zodiaco, Les Ailes d’Europe, International Aviator) giornalista (caporedattore di AS- Avazione Sportiva). E’ anche disegnatore eccellente . Citiamo alcune brevi storie pubblicate da Comic Art e dal Ken Parker Magazine, tutte su testi del grande Giancarlo Berardi e un doppio episodio di Magic Patron su Zona X
Giancarlo Berardi comincia a muovere i primi passi nel mondo del fumetto nei primi anni ’70, in coppia con Ivo Milazzo. Assieme producono Il Cieco, che viene pubblicato dalla rivista Horror. Successivamente scrive la striscia Il Palafita, e sceneggiature per Topolino e Diabolik.
Collabora con le Edizioni Paoline, per cui scrive la miniserie Tiki, e con la Sergio Bonelli Ed.
scrive storie di ambientazione western, creando nel 1974, sempre con Milazzo, Ken Parker, la cui prima serie regolare esce nelle edicole dal 1977. Comincia il sodalizio con Maurizio Mantero, co-autore di ben 20 numeri della serie.
In seguito , in collaborazione con l’editore Rinaldo Traini, scrive altre storie di Ken Parker, Tom’s Bar, Giuli Bai & Co e riduzioni a fumetti di storie di Sherlock Holmes.
Nel ’89 fonda assieme a Milazzo la Parker Editore, che ristampa la prima serie regolare di Ken Parker e le storie fuori serie prodotte successivamente. Tra alterne vicende editoriali la saga di Ken Parker continua fino al 1998, quando esce l’ultimo albo che lo vede protagonista. Nel frattempo ricomincia la sua collaborazione con Sergio Bonelli e scrive storie per Nick Raider e Tex e nel 1998 crea il personaggio di Julia, criminologa protagonista di storie poliziesche dalle venature noir

http://www.centroartistico.it/
info@centroartistico.it
Associazione artistico- culturale Art’intorno
Tel./Fax: 010.58.93.17

lunedì, maggio 12, 2008

Audacia

"Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L'audacia ha in sé genio, potere e magia. Incominciala adesso."

domenica, maggio 11, 2008

venerdì, maggio 09, 2008

Incatenati

Ancora un'altra catena tra blogger. Questa volta sono stato coinvolto dall'amico Guglie.
Le regole:
1- indicare il Blog che vi ha nominato e linkarlo - Fatto
2- inserire le regole di svolgimento - Le stai leggendo
3- scrivere sei cose che vi piace fare - Leggi sotto
4- nominare altre sei persone che proseguano la catena - Leggi sotto
5- lasciare un commento sul blog dei sei bloggers prescelti - Verrà fatto!

Ecco la lista delle cose che mi sollazzano
1) Mangiare croissant alla marmellata.
2) Guardare il wrestling entusiasmandomi come un bambino.
3) Ascoltare per ore Carmen Consoli
4) Fare lunghe passeggiate
5) Guardare Lost senza nessuno spirito critico
6) Ascoltare la radiocronaca della partita del Cagliari nonostante mi crei sempre una certa agitazione.

Adesso i sei prescelti....

Efisio Bianco
Mami
Bruno Olivieri
Elena Mirulla
Fabiano Ambu
Giorgio Pontrelli

giovedì, maggio 08, 2008

Cercasi Leo disperatamente

Da qualche giorno Cagliari è tappezzata da un curioso manifestino, che rimanda ad un blog chiamato Ho perso Leo dove viene chiesto aiuto per ritrovare un leopardo scomparso. Facendo una ricerca su internet sono venuto a conoscenza che in tutte le principali città d'Italia è apparso la stessa locandina. Andando ancora più a fondo sono approdato a questo blog. Il gestore del sito ha scoperto che dietro questa ricerca si nasconde una brillante operazione di marketing da parte di una società pubblicitaria.
Per dare più forza a questa operazione è stato pure inserito un video su YouTube.

Per saperne di più andate qui.

martedì, maggio 06, 2008

Il Becco Giallo


Devo ammettere che con colpevole ritardo ho iniziato a seguire le interessantissime pubblicazioni della "Becco Giallo Editore". La casa editrice ha la particolarità di essere specializzata in un genere che potremo definire giornalismo a fumetti. Così la redazione sul sito ufficiale presenta il lavoro che viene svolto: “Il nostro lavoro viene spesso paragonato a ciò che si fa in una redazione giornalistica. Si buttano sul tavolo delle proposte per delle storie che ci piacerebbe raccontare ai lettori, si valutano una per una sulla base di fattori a volte molto diversi l'uno dall'altro (il potenziale interesse per il lettore, le possibilità di un riscontro mediatico, la fattibilità tecnica e così via), poi si raccolgono materiali di prima documentazione (foto, articoli, libri, film, atti processuali, sopralluoghi, interviste e così via), quindi si comincia a pensare a chi, fra il parco autori che ci siamo costruiti, potrebbe essere la persona giusta per provare a scrivere o disegnare quella particolare storia. A ben vedere, è un mestiere che ha molti punti in comune con quello di chi si prepara a realizzare un film documentario su un particolare accadimento.”
Grazie a questa scelta editoriale in questi anni sono stati pubblicati diversi fumetti dall'alto valore contenutistico. Tra questi due hanno avuto un particolare successo. Il primo è stato Brancaccio Storie di Mafia Quotidiana scritto da Giovanni Di Gregorio e disegnato Claudio Stassi , vincitore a Napoli Comicon nel 2007, con il premio "Migliore Sceneggiatura per un Romanzo Grafico. IlL secondo ma non certo di valore inferiore è stato Ilaria Alpi,il prezzo della verità scritto da Marco Rizzo e disegnato da Francesco Ripoli.
A rendermi ancora più gradita la proposta della "Becco Giallo" è sapere che a breve un caro amico pubblicherà con loro. Fabiano Ambu, infatti, sta lavorando ad un progetto scritto da Leonardo Valenti che parla del massacro del Circeo un caso di cronaca degli anni '70 ambientato a Roma. Il titolo dell'opera, salvo modfiche dell'ultima ora, dovrebbe essere "Un massacro per bene".