martedì, gennaio 19, 2010

In giro con i vampiri

Non sempre la prima impressione è quella giusta. Uno legge fumetti da tanti anni e certe cose le da per scontate. Metti il caso di Dampyr. Per me è stato una riscoperta. Complice l’amico Fabiano Ambu che da anni mi parlava del personaggio e del suo obbiettivo di riuscire un giorno a disegnarlo. Cosa che è meritatamente avvenuta lo scorso anno.

Sia chiaro io di albi di Dampyr in questi anni non ne ho letti tantissimi. E probabilmente tra le mani si sono capitati quei pochi meno riusciti, o che io in realtà non ho letto con particolare attenzione.

Però mi incuriosiva il fatto che Fabiano avesse questa passione per il personaggio creato da Boselli e Colombo. Quindi sono voluto andare fino in fondo.

Grazie ad un amico che mi ha reso disponibile praticamente tutta la serie di Dampyr, ho iniziato a leggere con metodo gli albi sin dal numero uno. Il risultato? Anche io mi sono appassionato a Dampyr. Una serie davvero notevole, scritta e disegnata benissimo, con una serie di personaggi e comprimari caratterizzati un modo superlativo. Il tutto badate bene, con storie apparentemente semplici, ma da cui risulta evidente la mole di lavoro che c’è dietro.

E da buon amante della sceneggiatura ho iniziato a studiare le storie di Dampyr anche da un punto di vista tecnico. Il classico schema narrativo, presente ma differente per ogni serie bonelliana, non è sempre applicabile alle sceneggiature di Dampyr. Anzi, probabilmente, negli albi dove questo schema è appena accennato o non esiste, si vede la grande capacità di Boselli di creare storie avventurose.

Per ora sono circa a metà della serie e purtroppo più di un albo al giorno non riesco a leggere. Mi sto talmente appassionando che mi è nato il desiderio di esercitarmi a scrivere anche io qualche storia di Dampyr. Per ora mi sto limitando a studiare tutto il meccanismo narrativo e il mondo che lo riguarda.

Non è cosa facile, perché pur avendo scritto in questi anni diverse storie, non ho mai oltrepassato la soglia delle quarantotto tavole. E in una storia di 98 tavole, come negli albi bonelliani, ci devi mettere dentro idee non ancora sviluppate e soprattutto appassionanti.

Sto cercando di fare qualcosa, almeno ogni giorno, nonostante il tempo sia poco, ma mi sto divertendo da matti a farlo.

L'illustrazione è opera di Fabiano Ambu.

La pagina ufficiale di Dampyr

Il forum di Dampyr

Sito non ufficiale di Dampyr

giovedì, gennaio 14, 2010

Avventura!

A metà degli anni 70 esisteva in Rai un programma seguitissimo dai giovanissimi di allora, che si chiamava Avventura, ed era una trasmissione dedicata ai documentari sulla natura o su particolari imprese di esplorazione in luoghi impervi o sconosciuti. La sigla di apertura era cantata da Joe Cocker, una cover di "She Came in Through The Bathroom Window" dei Beatles, e la sigla di chiusura era "A Salty Dog" dei Procol Harum.
(dalla pagina Youtube di Antennato


martedì, gennaio 12, 2010

Il mestiere del fumettista

Ricevo e segnalo.
E' appena nato Shaolin Cartoonists, un blog che si propone di parlare di fumetto rivolgendosi soprattutto a chi aspira a farne parte, ma anche a chi già ha fatto della nona arte il proprio mestiere.
Il nostro primo post è dedicato a tutti i fumettisti italiani che vogliono tentare la via del mercato francese, all'indirizzo http://shaolincartoonists.blogspot.com potrete leggere la prima parte di un'intervista ad alcuni editor e direttori editoriali di importanti case editrici francesi quali Delcourt, Glénat e Soleil.
La seconda e ultima parte sarà on-line tra pochi giorni.

Chi avesse consigli o commenti, oltre a scrivere direttamente nell'area commenti del blog, può contattarci privatamente all'indirizzo
shaolincartoonists@tiscali.it

Ci vediamo presto su
Shaolin Cartoonists!

Claudia Checcaglini
Fabio Lai

domenica, gennaio 10, 2010

Un vero amico

Questo vorrebbe essere un post sull'amicizia.
Qualche giorno fa, dopo ben 22 anni, nella sede della Proloco di Sestu, vicino a Cagliari. ho rivisto un concerto dei Diaframma. O meglio un concerto di Federico Fiumani, leader storico del gruppo, accompagnato da dei volenterosi musicisti. Il concerto è stato decisamente gradevole e mi ha riportato alla mente il periodo in cui vidi il primo concerto. Se non ricordo male era alla discoteca Biggest di Samassi, un paese nei dintorni di Cagliari. E ho pensato a quante cose sono cambiate da allora. Ho soprattutto pensato a quante persone nel corso di questi anni ho incontrato e sono diventato amico e quante invece ho perso per strada.
E non è certo un caso che l'amico con cui andai a vedere il concerto del 1987 è lo stesso con cui ho visto quello della settimana scorsa. Il 1987 era per me un anno particolare pieno di difficoltà personali e familiari e ricordo bene di quanto questo amico mi sia stato vicino. E proprio grazie a lui ho conosciuto una ragazza con cui il rapporto di amicizia, resiste nel tempo.
Non farò nomi, tanto le persone di cui sto parlando non avranno difficoltà a riconoscersi.
Parlavo di veri amici che si sono dimostrati tali proprio nei momenti di difficoltà. Ne ho avuto dimostrazione ulteriore un paio di mesi fa nel momento della mia degenza all'ospedale, di cui parlo anche qui. Disponibili ad accompagnarmi all'ospedale, disponibili a venirmi a trovare nonostante i pressanti impegni familiari. E poi tanti altri, chi con una veloce visita, chi con una telefonata o un sms hanno dimostrato tutta la loro sensibilità e sincerità.
Con alcuni di questi amici sono capitati anche dei momenti di incomprensione, ma alla fine quello che ha salvato il rapporto di amicizia è stato il dialogo. E' meglio parlarsi, lamentarsi anche di comportamenti che non capiamo e che magari nell'altro creano sofferenza. In questo modo, attraverso il dialogo sincero, si trova sicuramente il modo per prolungare l'amicizia e fortificarla.
E sono davvero felice che sia andata così.
Al contrario con altri amici proprio in questi mesi sto avendo delle delusioni. Persone a cui ho sempre dato la massima disponibilità, proprio nel momento (e anche dopo, perchè no) in cui avevo magari bisogno, anche, del loro sostegno sono risultati assenti. Solo un sms lapidario, non una visita, non una telefonata, nulla di nulla.
Ognuno ha le sue motivazioni e sensibiltà diverse, per comportarsi in un certo modo, ma certo la delusione è tanta.
E' vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno, ed io ne ho avuto la conferma.
E sono davvero felice che alla fine quelle che sono rimaste, sono le persone migliori, i veri amici, insomma.

venerdì, gennaio 08, 2010

Amarcord: la nevicata del 1985 a Cagliari




A questo link trovate un'altro video della durata di 15 minuti dove sono state riprese le immagini di tutte le zone più caratteristiche di una Cagliari innevata in quel mitico gennaio del 1985.
Titolo: Cagliari sotto la neve
Regia: Moccia Giosi
Riprese: Costa Guido, Manganelli Paolo, Tidu Iago
Produzione: Centro documentazione Regione Autonoma della Sardegna
Data di registrazione: 1985/01/09

giovedì, gennaio 07, 2010

Dall'altra parte


Ho riflettuto un po' prima di scrivere questo post. Perchè il fumetto di cui parlerò non è soltanto una storia d'avventura ma parla di qualcosa che tutti prima o poi, direttamente o indirettamente siamo costretti ad affrontare: la malattia. Una cosa che spaventa forse anche più della morte.
Sul web, di "Mater Morbi", la storia di Dylan Dog, scritta da Roberto Recchioni e disegnata splendidamente da Massimo Carnevale se ne parlava ormai da più di un anno, tra annunci e anteprime varie.
Due mesi fa avrei probabilmente letto la storia come ne ho letto tante. L'argomento era certo di quelli tosti ma probabilmente ci avrei pensato solo per una mezz'ora dopo la lettura.
Il fatto è che "Mater Morbi" non è una storia come tante altre. E non lo è soprattutto se a scriverla è uno come Recchioni che convive con una malattia, a tratti, invalidante fin da bambino.
Parlavo di due mesi fa, perchè proprio due mesi ho provato la triste esperienza, per la prima volta, di essere il paziente di un ospedale. Nulla di serio, per fortuna. Ma al momento il disturbo era notevole e non era chiaro di cosa si trattasse.
Da un giorno all'altro la tua vita cambia, vedi il mondo da un altro punto di vista e cattivi pensieri la fanno da padrone.
Ecco molte di queste cose sono raccontate bene e in maniera diretta in "Mater Morbi".
Seguo Recchioni da un po', alcune delle cose che scrive mi piacciono, altre un po' meno. Un difetto che maggiormente gli imputo è quello di costruire trame spesso esili, salvate però sempre da ottimi dialoghi. Una cosa è sicura leggendo le sue storie non ci si annoia di certo.
In "Mater Morbi" invece ho trovato Recchioni in uno stato di grazia, in cui ogni cosa è al suo posto, tutto è raccontato con dovizia di particolari, senza cadere nel didascalico.
E' una storia scritta prima col cuore, poi con la tecnica.
Il mio appello è rivolto a chi di solito non legge Dylan Dog, ma soprattutto a chi non legge fumetti.
Si, dico a te. Sei ancora in tempo. Vai all'edicola e compra "Mater Morbi". Capirai che un fumetto quando è ben scritto e ben disegnato non teme confronti, ne con un ottimo film, ne con un ottimo libro.
Dylan Dog n. 280, Sergio Bonelli Editore.

domenica, gennaio 03, 2010

I migliori dischi di sempre

Vi segnalo un interessante intervento di Corrado Zedda su quali siano i dischi più belli della storia della musica.
L'articolo lo trovate qui.

venerdì, gennaio 01, 2010

Bret Hart vs Hulk Hogan

Dopo dieci anni le serate del lunedì degli appassionati di wrestling vengono animate da una nuova sfida. Come sapranno i tanti che seguono il wrestling, la TNA la seconda federazione dopo la WWE, ha recentemente messo contratto il mitico Hulk Hogan. Un'operazione commerciale che, secondo le intenzioni di Dixie Carter, la presidente della TNA, dovrebbe lanciare definitivamente la federazione. Hogan è senza dubbio un grosso nome, ma da solo non basta. A mio parere è la politica di fondo della TNA che è sbagliata. In questi anni si è limitata a mettere sotto contratto solamente vecchie glorie o gli atleti licenziati o fuoriusciti dalla WWE. Pensiamo a Scott Steiner, Kevin Nash, Booker T, Kurt Angle, Christian, Bobby Lashley, atleti bravi ma che non hanno mai fatto la differenza nella WWE. E i pochi cresciuti all'interno della TNA, seppur talentuosi, non hanno mai dimostrato di avere la personalità e il carisma necessari per far decollare i rating. Quando alla fine degli anni '90 la allora WWF si trovava in una grossa crisi (surclassata dalla WCW), si invento l'era "attitude" e vennero fuori personaggi del calibro di The Rock e Steve Austin. Poi sappiamo come è andata a finire, la WWC è fallita e se la è comprata la WWE.
Ora il prossimo lunedì 4 gennaio la TNA farà debuttare Hulk Hogan in una puntata speciale di Impact. Il tentativo è quello di erodere gli ascolti di RAW e superare il 3% di rating. Vince McMahon, presidente della WWE da vecchia volpe qual è ha tirato fuori un colpo non da poco. A presentare lo show del lunedì sera ha chiamato Bret "Hitman" Hart. La notizia ha del clamoroso proprio perchè Bret Hart dopo lo Screwjob di Montreal aveva giurato di non lavorare più per McMahon e la WWE. Ma il tempo cambia molte cose e ora Bret Hart è il personaggio chiamato a contrastare il debutto di Hulk Hogan nella TNA.
Il mio pronostico è che l'arrivo di Hogan non darà l'effetto sperato. I rating della TNA, se andrà bene, si assesteranno sul 2% (in genere oscillano tra 1,1% e 1,3%) mentre il ritorno di Bret Hart porterà i rating di RAW oltre il 4% (la puntata del 28 dicembre è stata del 3,6%).
Mancano davvero pochi giorni e sapremo chi avrà vinto la sfida del lunedi sera.