La sinistra è in crisi da anni. Lo è praticamente da quando il PCI rimase orfano di quello straordinario leader politico che era Enrico Berlinguer. In tutti questi anni ha cercato di ritrovare se stessa assumendo diverse forme e indossando abiti diversi. Ma non c'è stato nulla da fare, la crisi di identità continua. E l'attuale leader Veltroni non sembra avere la forza e la capacità per compiere il miracolo.
Anni fa Nanni Moretti nel film "Palombella rossa" ironizzava su questa situazione. Ne è particolare esempio lo spezzone che ho inserito.
Qualche mese fa in questo post citavo una poesia di Manlio Sgalambro. Il titolo è "Invito al viaggio" una straordinaria poesia d'amore inserita nell'album "Fleur" di Franco Battiato del 1999.
In realtà avevo preso un mezzo abbaglio. Grazie al suggerimento di un visitatore del blog (che ringrazio) ho colmato una mia lacuna. Infatti il testo di Sgalambro non è originale, ma bensì una rielaborazione di una poesia di Charles Baudelaire.
Ecco il testo originale.
L'invito al viaggio
Bimba mia, mia sorella pensa alla dolcezza d'andare a vivere insieme laggiù ! Amare a bell'agio, amare e morire nel paese che ti somiglia I soli umidi di quei cieli torbidi hanno per il mio spirito gli incanti sì misteriosi dei tuoi occhi infidi che brillano attraverso le lacrime Tutto, laggiù, è ordine e beltà lusso, calma e voluttà.
Mobili rilucenti, levigati dagli anni, ornerebbero la nostra stanza; i più rari fiori, che uniscono i loro odori ai vaghi profumi dell'ambra, i ricchi soffitti, gli specchi profondi, lo splendore orientale, tutto parlerebbe, segretamente all'anima la sua dolce lingua nativa Tutto, laggiù, è ordine e beltà lusso, calma e voluttà.
Guarda su quei canali dormir quei bastimenti dall'estro vagabondo: solo per saziare ogni tuo desiderio vengono dai confini del mondo. I soli occidui vestono i campi, i canali, l'intera città, di giacinto e d'oro; s'addormenta il mondo in una calma luminosità. Tutto, laggiù, è ordine e beltà lusso, calma e voluttà.
A parte il poco tempo che ho in questo periodo c'è un altro motivo perchè sto scrivendo di rado sul blog. Lo sto tradendo con Facebook. In pochi giorni ho ritrovato tanti amici che non sentivo da tempo, alcuni sparsi per il mondo E' la cosa curiosa che anche loro proprio in questi giorni e settimane scoprivano Facebook. E' indubbiamente il fenomeno del momento. In tanti ne stanno scoprendo le enormi potenzialità. La Sony ha deciso pure di produrre un film dedicato a Facebook.
Ma state attenti, perchè è come una droga... Rischiate di controllare ogni 5 minuti se avete messaggi o se qualche vostro vecchio amico vi ha rintracciato. Comunque se la cosa vi incuriosisce, il sito italiano di Facebook è qui.
Dal blog di Lorenzo Calza (da cui ho ripreso il titolo del post) sono venuto a sapere della morte di Vittorio Foa, una figura fondamentale nella storia della sinistra italiana.
Sempre nel blog di Lorenzo Calza c'è una citazione di un discorso di Foa che vi voglio riportare per la profondità del significato delle sue parole.
“Dobbiamo sempre cercare l’ideale nel reale, il domani nell’oggi. Il futuro deve essere cercato e costruito nel presente.”"Si é antifascisti quando si rispetta l'Altro, quando se ne riconosce la legittimità nell'atto stesso di contrastarlo e di combatterlo, quando non si pretende di distruggerlo e nemmeno di assimilarlo, cioè di ridurre il suo pensiero, la sua identità al nostro pensiero, alla nostra identità. L'Antifascismo é l'ansia di intervenire contro l'ingiustizia, piccola o grande che sia, di intervenire contro ogni minaccia di libertà; é pluralismo politico e sociale, cioè legittimazione delle differenze; é la democrazia come partecipazione e non solo come garanzia; é il rifiuto di ogni delega globale""La politica non è solo comando, è anche resistenza al comando, non è, come in genere si pensa, solo governo della gente, politica è aiutare la gente a governarsi da sé."
«Nonostante le sue nequizie ho sempre amato il mondo, ed esso mi ha ricambiato»
La canzone "Segnali di vita" di Franco Battiato ha da sempre avuto il potere di stregarmi. Ha un fascino particolare che riesce a portare la mia mente in una dimensione non ben definita. Erano 3 o 4 anni che non la sentivo ed è stata in un certo modo una riscoperta. Inutile dire che il testo esprime appieno il mio stato d'animo in questo momento. E' la mia colonna sonora di questi giorni.
Fa parte di un album straordinario come "La voce del Padrone" uscito nel 1981. Un disco mitico, che ha 27 anni, ma è fuori dal tempo. Un disco che supera mode, trascende stili e generi, e sono sicuro che sarà così anche nei prossimi decenni e oltre.
Giovedì sera sono andato a seguire un concerto al Teatro Civico di Cagliari, nel quartiere Castello. Un teatro all'aperto da poco restaurato dopo che è rimasto inutilizzato per anni dopo i bombardamenti su Cagliari della 2^ guerra mondiale. Suonavano tre gruppi, I Babysun, Irlandesi, The Bishops, Inglesi, e a chiudere la serata un gruppo molto particolare proveniente da Reggio Emilia, gli Offlaga Disco Pax.
Il gruppo si definisce"un collettivo neosensibilista contrario alla democrazia nei sentimenti".
I loro brani sono accomunati da basi musicali che ricordano la new wave degli anni ottanta su cui i testi non vengono cantati, bensì recitati, e un filo conduttore caratterizzato da una "ideologia a bassa intensità", in cui racconti minimali sfiorano o si intrecciano con il tema del socialismo in varie sfaccettature: l'Emilia degli anni settanta, la Praga post-comunista, la storia della piazza Lenin di Cavriago. (da Wikipedia).
Dopo un iniziale scettiscismo i testi e la voce del leader Max Collini mi hanno pian piano conquistato. Fra i tanti ho deciso di inserire due video dei loro brani . Il primo si intitola "Sensibile" e parla in maniera amara di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, leader del terrorismo di destra, il secondo brano, Tatranky, parla in modo rassegnato di un viaggio a Praga e della fine del comunismo. Sono brani davvero particolari che vanno ascoltati con attenzione
In questi giorni c'è un grande fermento in seguito alle iniziative dell'attuale governo. L'amico Corrado Zedda, insegnante di scuola media, ha scritto una interessante riflessione su quest'argomento. E' un articolo da leggere, meditato e ben motivato. Lo trovate qui.
La deframmentazione è un'operazione informatica che consiste, in pratica, nel riordinare insieme tutti i dati sparsi sull'hard disk del computer.
Ecco la mia vita in questo periodo si trova in questa fase. L'Hard disk della mia vita sta eseguendo una lenta ma precisa deframmentazione. Diversi cambiamenti sono in atto e molte cose stanno trovando il loro giusto posto.
Tra l'altro da qualche mese ho ripreso la ricerca spirituale intrapresa anni fa con il buddismo, e proprio in questi giorni sono andato a vivere in una nuova casa.
Si sta aprendo una nuova fase della mia vita e sono molto contento.
Si ringrazia Ciccio Cisponi per avermi invitato a questa catena che prevede la pubblicazione di una foto di quando si era infanti e la successiva nomina di altri 3 fotopubblicabili.