Immagina non ci sia il Paradiso
Puoi dire che sono un sognatore
Prince of Persia è stato uno dei primi videogames con cui ho giocato. Io possedevo la versione per Ms-Dos. La particolarità era quella di essere un gioco a tempo. Nel limite massimo di 60 minuti bisognava superare tutti i livelli, senza la possibilità di salvare il gioco. Esistevano però dei tasti segreti per poter avere più energia e, se necessario, in caso di difficoltà saltare da un livello all'altro. Io solo una volta sono riuscito a finirlo... e senza barare. Su Youtube, oltre al video del primo livello, che ho postato, trovate anche quello con lo svolgimento completo del gioco.
Ho sempre amato la grande illusione. Sin da piccolo seguivo in TV le perfomance del mitico Silvan e naturalmente avevo anche il suo gioco. Inoltre, possiedo un libro, uscito negli anni '70, dedicato al grande Harry Houdini ed alle sue magie, dove sono spiegati alcuni dei suoi trucchi. Ma in realtà più che l'oh dello stupore, cioè la conclusione di un'esibizione, mi ha sempre affascinato il prima, la preparazione di un gioco. Attualmente il mago più famoso è David Copperfield. E' considerato assolutamente un maestro, ma certi suoi trucchi all'apparenza impossibili, hanno una preparazione assai semplice. E' quello che ci dimostrano questi due video: il primo è un'esibizione dello stesso Copperfield, l'altro è la ripetizione della stessa magia da parte di un ragazzo, da cui risulta evidente dove si nasconda il trucco.
Ricordo ancora la prima volta che vidi un disegno di Fabio Civitelli: si trattava di un fumetto di "Furia", edito dalla Editrice Cenisio, che all'epoca produceva fumetti tratti da telefilm. Sto parlando della fine degli anni '70. Certo, ancora non conoscevo il nome del disegnatore, ma quel particolare segno, a metà strada tra Jack Kirby e John Romita era inconfondibile. Rividi alcune sue tavole su "Blitz", un settimanale a fumetti pubblicato dall' Editrice Universo. Disegnava Doctor Salomon, con lo pseudonimo di Pablo De Almaviva. Finalmente nei primi anni '80 lo ritrovai sulle pagine di Mister No. Memorabile è la storia "Ananga" su testi di Tiziano Sclavi. A Lucca Comics del 1991 ebbi il piacere di conoscerlo personalmente. Era molto cordiale e si rese disponibile per un'intervista per la fanzine Little Nemo. Il disegno di Civitelli, oltrechè essere corretto dal punto di vista dell'anatomia, riesce a rendere graficamente la sensazione di luce in ogni sua vignetta. Il prossimo anno Tex Willer compie 60 anni e, in questa occasione, la Sergio Bonelli Editore ha affidato alle abili mani di Fabio Civitelli la realizzazione di un album celebrativo tutto a colori.L'idea del progetto è stata dello stesso Civitelli. La storia dovrebbe approdare alle edicole nel settembre del 2008, e, per l’occasione, Arezzo, città di origine del disegnatore, sta preparando una serie di eventi celebrativi.
Fabrizio De Andrè è stato sempre capace, attraverso parole e musica, di evocare sensazioni, personaggi e ambienti, come nessun altro. Questa sua straordinaria capacità non è mai venuta meno, neppure con il passare degli anni. Una ulteriore conferma la abbiamo con Dolcenera, una canzone tratta da Anime salve, il tredicesimo e ultimo album registrato in studio e scritto a quattro mani con Ivano Fossati.
Di questa canzone, durante un concerto a Treviglio, il 24 marzo 1997, De André affermò:
« Questo del protagonista di Dolcenera è un curioso tipo di solitudine. È la solitudine dell'innamorato, soprattutto se non corrisposto. Gli piglia una sorta di sogno paranoico, per cui cancella qualsiasi cosa possa frapporsi fra sé stesso e l'oggetto del desiderio. È una storia parallela: da una parte c'è l'alluvione che ha sommerso Genova nel '72, dall'altra c'è questo matto innamorato che aspetta una donna. Ed è talmente avventato in questo suo sogno che ne rimuove addirittura l'assenza, perché lei, in effetti, non arriva. Lui è convinto di farci l'amore, ma lei è con l'acqua alla gola. Questo tipo di sogno, purtroppo, è molto simile a quello del tiranno, che cerca di rimuovere ogni ostacolo che si oppone all'esercizio del proprio potere assoluto. »
In questa canzone le parole e le note diventano fotogrammi di un film, quanto e di più un regista riuscirebbe a fare.
Ecco di seguito il testo completo.
DOLCENERA
Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê Guardala che arriva guarda com'è com'è guardala come arriva guarda che è lei che è lei guardala come arriva guarda guarda com'è guardala che arriva che è lei che è lei
Nera che porta via che porta via la via nera che non si vedeva da una vita intera così dolcenera nera nera che picchia forte che butta giù le porte
nu l'è l'aegua ch'à fá baggiá imbaggiâ imbaggiâ Non è l'acqua che fa sbadigliare (ma) chiudere porte e finestre chiudere porte e finestre
Nera di malasorte che ammazza e passa oltre nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c'è luna luna
nera di falde amare che passano le bare âtru da stramûâ â nu n'á â nu n'á Altro da traslocare non ne ha non ne ha
Ma la moglie di Anselmo non lo deve sapere ché è venuta per me è arrivata da un'ora e l'amore ha l'amore come solo argomento
e il tumulto del cielo ha sbagliato momento acqua che non si aspetta altro che benedetta acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte
nu l'è l'aaegua de 'na rammâ 'n calabà 'n calabà Non è l'acqua di un colpo di pioggia (ma) un gran casino un gran casino
Ma la moglie di Anselmo sta sognando del mare quando ingorga gli anfratti si ritira e risale e il lenzuolo si gonfia sul cavo dell'onda e la lotta si fa scivolosa e profonda
amiala cum'â l'aria amìa cum'â l'è cum'â l'è amiala cum'â l'aria amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê Guardala come arriva guarda com'è com'è guardala come arriva guarda che è lei che è lei
Acqua di spilli fitti dal cielo e dai soffitti acqua per fotografie per cercare i complici da maledire acqua che stringe i fianchi tonnara di passanti
âtru da camallâ â nu n'à â nu n'à Altro da mettersi in spalla non ne ha non ne ha
Oltre il muro dei vetri si risveglia la vita che si prende per mano a battaglia finita come fa questo amore che dall'ansia di perdersi
ha trovato in un giorno la certezza di aversi acqua che ha fatto sera che adesso si ritira bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente fredda come un dolore Dolcenera senza cuore
atru de rebellâ â nu n'à â nu n'à Altro da trascinare non ne ha non ne ha
e la moglie di Anselmo sente l'acqua che scende dai vestiti incollati da ogni gelo di pelle nel suo tram scollegato da ogni distanza nel bel mezzo del tempo che adesso le avanza
così fu quell'amore dal mancato finale così splendido e vero da potervi ingannare
Amìala ch'â l'arìa amìa cum'â l'é amiala cum'â l'aria ch'â l'è lê ch'â l'è lê amiala cum'â l'aria amìa amia cum'â l'è amiala ch'â l'arìa amia ch'â l'è lê ch'â l'è lê Guardala che arriva guarda com'è com'è guardala come arriva guarda che è lei che è lei guardala come arriva guarda guarda com'è guardala che arriva che è lei che è lei