martedì, dicembre 23, 2008
Buon Natale a grandi e piccini
martedì, dicembre 16, 2008
Amélie Poulain porta fortuna
giovedì, dicembre 11, 2008
Non sanno che è Natale?
lunedì, dicembre 08, 2008
Forever John Lennon
In ricordo di John Lennon che l'8 dicembre del 1980 fu ucciso da un folle omicida.
domenica, dicembre 07, 2008
Pingu di Tony Wolf in mostra natalizia a Torino
Articolo di afnews (se non altrimenti indicato) - Domenica, 7/12/2008© copyright afNews/Goria/Autore - http://www.afnews.info/ ISSN 1971-1824 - cod-Notizie
In questo forum ho trovato alcune notizie su Tony Wolf.
GIPI: un genio del fumetto
Gipi, che a mio parere, è il più grande autore italiano di fumetti vivente, ha partecipato al programma "Le Invasioni Barbariche" ospite di Daria Bignardi. L'intervista è davvero bella e vale pena di seguirla.
sabato, dicembre 06, 2008
Intervista a Fabiano Ambu
lunedì, dicembre 01, 2008
Il mistero della strega di Blair
mercoledì, novembre 26, 2008
A.A.A. Talenti in Mostra
“Cogito, ergo sum
Guido, dunque non bevo”
È la recente iniziativa dell’associazione artistico-culturale Art’Intorno, in collaborazione con Berio Café e la Provincia di Genova – Assessorato alla Cultura.
Invitiamo ad aderire tutti quei talenti che sentono di esprimere la propria creatività sul tema della guida in stato d’ebbrezza, attraverso slogan, strisce, illustrazioni, vignette, brevi storie a fumetti
da inviare entro il 30 dicembre 2008 per mail in pdf a:info@centroartistico.it
o per posta a: Art’Intorno, v. Cecchi 5/1 - 16129 Genova
Referente responsabile: Antonella Ferrara, presidente e legale rappresentante di Art’Intorno - Tel./Fax: 010.58.93.17 oppure 3387591517
I migliori elaborati, che possono essere grafici (formato A4) o digitali, saranno visibili sul sito http://www.centroartistico.it/, inseriti nel relativo catalogo, parteciperanno inoltre sia all’esposizione collettiva di Arti Visive Applicate che si terrà in Febbraio 2009 presso la Sala Tonda del Centro Civico Buranello che alla realizzazione di t-shirt.
Si precisa che
- ogni elaborato potrà essere il frutto di un solo autore o di un gruppo di autori
- le tecniche di realizzazione sono libere
- ogni tavola pervenuta dovrà essere accompagnata dalla presentazione dell’autore e dalla autorizzazione alla pubblicazione e dalla compilazione del modulo relativo alla legge sulla Privacy.
- le tavole inviate per posta e non selezionate, solo su richiesta, saranno restituite ai partecipanti
Sono invitati a partecipare anche tutte le Scuole, le Strutture e gli Enti che desiderano fornire il proprio supporto creativo e/o tecnico
Il progetto ha il chiaro intento di contribuire ad una maggiore informazione, sensibilizzazione e presa di coscienza, per non rischiare la propria e l’altrui vita e si inserisce, nella sua realizzazione visuale, tra i mezzi più facilmente fruibili e quindi probabilmente più incisivi, per arginare una problematica, oggi purtroppo sempre più diffusa.
domenica, novembre 23, 2008
Quando c'era il Lego
L'azienda, fondata nel 1916 da Ole Kirk Christiansen, ha iniziato a produrre i famosi mattoncini a partire dal 1947, ma soltanto dal 1958 essi assumono la particolare forma che ne caratterizza ancora oggi gli assemblaggi.
Dalla iniziale serie classica, l'azienda ha nel tempo realizzato anche la serie Duplo, dedicata ai più piccoli, dai mattoncini più grandi (quindi non ingeribili) e più facilmente incastrabili, e la serie Technic rivolta ai più grandi, dalla gran quantità di pezzi meccanici, ingranaggi, motori, e perfino programmabile. Più recentemente il marchio è stato applicato con successo, sempre rimanendo fedele a sé stesso, anche ad alcune serie di videogiochi.
Nonostante questo provvedimento, nell'ottobre del 2004 la LEGO accusò un deficit ancora maggiore, e Kristiansen si dimise nuovamente, versando alla società più di 100.000 euro dal suo patrimonio personale.
Nel 2004 la LEGO decise di modificare le tonalità di alcuni colori: grigio, grigio scuro, marrone e viola, malgrado i primi tre fossero i fondamentali del sistema LEGO. Tale modifica ebbe un forte impatto sugli utenti e fu criticata per l'impossibile unione delle nuove tonalità con quelle precedenti.
mercoledì, novembre 12, 2008
FREE BLOGGER Minaccia di morte per i blog
lunedì, novembre 10, 2008
David Murphy-911
Wrestling: brutto, sporco e cattivo.
Speriamo che il parlamento italiano ignori questa iniziativa delirante e per una volta dimostri di avere un po' di buon senso.
Questa la proposta di legge presentata il 2 luglio 2008 e il cui iter parlamentare è iniziato il 5 novembre quando la proposta di legge è stata assegnata in sede referente alla VII Commissione Cultura:
PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa dei deputati
SCALERA (PDL), ABRIGNANI (PDL), ANGELI (PDL), BARBIERI (PDL), BOCCIA (PD), CALABRIA (PDL), CARLUCCI (PDL), CASTIELLO (PDL), CESARO (PDL), CICCANTI (UDC), CICCIOLI (PDL), CIRIELLI (PDL), COSENZA (PDL), DE CORATO (PDL), DI CATERINA (PDL), DIVELLA (PDL), ANTONINO FOTI (PDL), FUCCI (PDL), GAROFALO (PDL), GIAMMANCO (PDL), GOISIS (LEGA NORD), GIULIO MARINI (PDL), MOFFA (PDL), PAGANO (PDL), PAPA (PDL), MARIO PEPE (PD), PETRENGA (PDL), LUCIANO ROSSI (PDL), SAMMARCO (PDL), SARDELLI (MISTO - MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE), SARUBBI (PD), SBAI STEFANI (PDL), TEMPESTINI (PD), NUNZIO FRANCESCO TESTA (UDC), TORRISI (PDL), VALENTINI (PDL), VELLA (PDL), VENTUCCI (PDL)
Delega al Governo per la disciplina degli sport violenti e per la tutela dei minori
Presentata il 2 luglio 2008
Onorevoli Colleghi! - La pratica di sport come il wrestling è violenta e diseducativa, un pessimo esempio che i bambini tendono a emulare trasformando le aule delle scuole primarie in ring per sperimentare prese e choke slam sui compagni.
Si tratta di discipline acrobatiche molto spettacolari e particolarmente violente, in cui i protagonisti danno vita a una lotta senza esclusione di colpi, lanciandosi sull'avversario dalle corde o spaccando sedie e altri oggetti sullo sfidante. Ovviamente, i lottatori sono attori bravissimi che fingono e non si procurano nemmeno un graffio, ma questo i bambini non lo sanno e non lo percepiscono, credendo di assistere a una vera lotta.
Si tratta, peraltro, di pseudo discipline sportive: esistono addirittura scrittori stipendiati per creare i personaggi dei lottatori e per sceneggiare le faide tra lottatori buoni e cattivi. Peraltro molti wrestler, per quanto allenati e ben preparati, spesso vanno incontro a fratture delle vertebre. Gli infortuni, anche gravi, non sono rari.
Ovviamente, per i bambini è tutto vero, senza distinguo: un eccitante e ipnotico spettacolo di lotta tra energumeni che eseguono mosse impossibili, una fiction a metà tra un film d'azione e la vita reale.
Associazioni delle famiglie e dei consumatori sottolineano come queste trasmissioni non solo siano violente e diseducative, ma generino emulazione da parte dei bambini.
Esistono reti televisive italiane che mandano regolarmente in onda questi programmi diseducativi, che secondo autorevoli rilevazioni sono seguiti da quasi un milione e mezzo di bambini al di sotto dei quattordici anni di età. Questa cifra dovrebbe bastare per capire come gli orari prescelti siano del tutto inadatti, a meno che, come si può intuire dai gadget legati al wrestling, l'obiettivo non sia proprio quello di rivolgersi ai bambini.
Molti genitori sono seriamente preoccupati per l'atteggiamento particolarmente aggressivo dei figli i quali, anche con i compagni a scuola, tendono a imitare i comportamenti dei lottatori visti alla televisione, alzando le mani e sferrando calci. È noto il caso verificatosi qualche anno fa in una scuola primaria di Milano dove una mamma, che aveva appena portato il figlio di sette anni a scuola dopo averlo lasciato davanti alla televisione a vedere una trasmissione di wrestling, lo aveva visto scagliarsi su una compagna di scuola, afferrarla al collo e sbatterla a terra tra lo sconcerto e l'allarme di tutti.
Il problema non è solo nell'emulazione, ma anche nella consuetudine alla violenza che questi spettacoli generano negli spettatori meno maturi. La televisione sta contribuendo a crescere una generazione di persone aggressive, e ciò attraverso un processo continuo, portato avanti in ogni momento e con ogni mezzo; dal sesso violento alla morte violenta all'aggressività verbale, condita da molta volgarità.
La presente proposta di legge prevede di delegare al Governo la disciplina di questi sport violenti, se non addirittura estremi, al fine di adottare le opportune misure normative necessarie per regolamentare queste discipline dello spettacolo, impedendone la diffusione televisiva e la possibilità per i minori di anni diciotto di assistere a tali spettacoli.
PROPOSTA DI LEGGE
Art. 1.
1. Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, un decreto legislativo per la disciplina degli sport violenti, secondo i seguenti princìpi e criteri direttivi:
a) individuare e disciplinare gli sport violenti o estremi;
b) individuare i soggetti che possono praticare gli sport di cui alla lettera a);
c) stabilire le caratteristiche dei luoghi dove possono essere praticati gli sport violenti;
d) stabilire princìpi minimi di sicurezza nello svolgimento degli sport violenti;
e) vietare la trasmissione televisiva degli incontri relativi a sport violenti;
f) vietare l'ingresso agli spettacoli di sport violenti ai minori di anni diciotto;
g) vietare e punire le scommesse di qualsiasi tipo relative agli sport violenti.
2. Le disposizioni contenute nel decreto legislativo di cui al comma 1 entrano in vigore il giorno successivo a quello di pubblicazione del medesimo decreto nella Gazzetta Ufficiale.
3. Il decreto legislativo di cui al comma 1 provvede altresì al coordinamento delle disposizioni in esso contenute con le altre disposizioni vigenti in materia.
4. Lo schema del decreto legislativo di cui al comma 1 è trasmesso al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati affinché le competenti Commissioni parlamentari esprimano il relativo parere entro il termine di due mesi dalla data di trasmissione, decorso il quale il decreto è emanato anche in mancanza del parere.
5. Entro due anni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo di cui al comma 1, il Governo può emanare disposizioni correttive del medesimo, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi di cui al medesimo comma 1 e con la procedura di cui al comma 4.
venerdì, novembre 07, 2008
domenica, novembre 02, 2008
Onore al merito
Andiamo avanti così.
giovedì, ottobre 30, 2008
E ti vengo a cercare
martedì, ottobre 28, 2008
Errata corrige: Sgalambro e Baudelaire
L'invito al viaggio
Bimba mia, mia sorella
pensa alla dolcezza
d'andare a vivere insieme laggiù !
Amare a bell'agio,
amare e morire
nel paese che ti somiglia
I soli umidi
di quei cieli torbidi
hanno per il mio spirito gli incanti
sì misteriosi
dei tuoi occhi infidi
che brillano attraverso le lacrime
Tutto, laggiù, è ordine e beltà
lusso, calma e voluttà.
Mobili rilucenti,
levigati dagli anni,
ornerebbero la nostra stanza;
i più rari fiori,
che uniscono i loro odori
ai vaghi profumi dell'ambra,
i ricchi soffitti,
gli specchi profondi,
lo splendore orientale,
tutto parlerebbe,
segretamente all'anima
la sua dolce lingua nativa
Tutto, laggiù, è ordine e beltà
lusso, calma e voluttà.
Guarda su quei canali
dormir quei bastimenti
dall'estro vagabondo:
solo per saziare
ogni tuo desiderio
vengono dai confini del mondo.
I soli occidui vestono i campi,
i canali, l'intera città,
di giacinto e d'oro;
s'addormenta il mondo
in una calma luminosità.
Tutto, laggiù, è ordine e beltà
lusso, calma e voluttà.
martedì, ottobre 21, 2008
Facebook, una nuova scoperta
lunedì, ottobre 20, 2008
Un uomo d'azione
venerdì, ottobre 17, 2008
Le meccaniche celesti
domenica, ottobre 12, 2008
Offlaga Disco Pax
Dopo un iniziale scettiscismo i testi e la voce del leader Max Collini mi hanno pian piano conquistato. Fra i tanti ho deciso di inserire due video dei loro brani . Il primo si intitola "Sensibile" e parla in maniera amara di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, leader del terrorismo di destra, il secondo brano, Tatranky, parla in modo rassegnato di un viaggio a Praga e della fine del comunismo. Sono brani davvero particolari che vanno ascoltati con attenzione
sabato, ottobre 11, 2008
Gelmini e la scuola
giovedì, ottobre 09, 2008
Deframmentazione
venerdì, ottobre 03, 2008
Infinitamente piccolo
lunedì, settembre 29, 2008
Qual'è il limite della satira?
Qualcuno sembra aver accettato la sua sfida con eccessivo fervore, finendo per provocare lo sdegno di molti politici. Infatti oggi su Emme, giornale satirico dell’Unità, è stata pubblicata la vignetta Guerre Giuste (che vi mostriamo qui a sinistra). Il messaggio di questo “incidente di percorso” è chiaro: sono pronto a sparare il ministro! Maurizio Gasparri (capogruppo del Pdl al Senato) ha dichiarato indignato: La satira è sacrosanta, ma non si può non rilevare la pericolosa ambiguità della vignetta contro il ministro Brunetta.
Sergio Staino, direttore del settimanale Emme ha difeso così il lavoro di Biani: La vignetta nelle intenzioni dell’autore e nell’interpretazione che abbiamo dato come redazione, esprimeva solo il disagio, l’indignazione e il vaneggiamento folle e non certo condivisibile, che può provocare una strabordante polemica contro supposti fannulloni. Qualora i lettori, compreso il ministro Brunetta, non abbiamo letto la buona fede della vignetta, allora siamo pronti a chiedere scusa.
La parodia del cinema polacco
Ogni volta che vedo la gag della parodia del cinema polacco, interpretata da Leonardo Manera e Claudia Penoni, non riesco a smettere di sorridere. Qui trovate un'intervista dove i due attori spiegano l'origine di queste gag intrise di una amara ironia. Se non li avete mai visti all'opera dovete assolutamente guardare questo video per farvi un'idea della loro bravura.
domenica, settembre 28, 2008
Sottoterra! E non c'è da stare Allegri...
Traslocando... E di nuovo cambio casa
Traslocando - E di nuovo cambio casa - Ivano Fossati
giovedì, settembre 25, 2008
Nomadi
Una bellissima canzone del 1986 scritta da un personaggio straordinario come Juri Camisasca e cantata da una Alice in stato di grazia. Un commento azzecato, per questa canzone, lo da un utente di YouTube:" Un capolavoro che Alice ha trasformato in un gioiello di rara bellezza".
Eh si, prima o poi dovrò fare un post su Alice e su Juri Camisasca.
domenica, settembre 21, 2008
A caccia di stelle...
venerdì, settembre 19, 2008
El gato volador
giovedì, settembre 18, 2008
Sabrina e il gatto nero
Il padre era partito per lavoro e sarebbe tornato solo il giorno dopo. Già immaginava i regali che le avrebbe portato. Distesa sul suo letto, sfogliava una rivista di animali, quando le sembrò di sentire un lontano lamento. Non si stava sbagliando, quello che sentiva era proprio un miagolio. Appoggiò il naso sul vetro della finestra per guardare fuori. Davanti alla porta d'ingresso c'era una piccola macchia nera bagnata e tremolante. Uscì dalla sua stanza, corse ad aprire la porta di casa ed uscì, incurante della pioggia. Sabrina adorava i gatti neri perchè le ricordavano tanto il suo animale preferito: la pantera nera. La mamma, che era in cucina, sentì aprire la porta d'ingresso e corse a vedere che stava succedendo. Sabrina, con il micio nero tra le braccia, le disse: "Posso tenerlo, mamma?". Come si poteva dire di no ad una simile richiesta, e come si poteva abbandonare sotto la pioggia un povero animale? Il gattino venne subito asciugato e rifocillato, ma dal fatto che ignorasse latte e cibo, fu subito chiaro che la bestiola non stava bene. La mamma di Sabrina si rese conto che era il caso di portare subito il gattino da un loro amico veterinario. La bambina, tenendo tra la braccia il gattino, uscì insieme alla mamma. In macchina, durante il tragitto, decise che nome dargli. Il micio si sarebbe chiamato Macchia. Il veterinario visitò l'animale. Poco dopo, mentre Sabrina accarezzava il suo nuovo amico, il veterinario prese da parte la mamma e le diede il responso delle visita: Macchia era stato avvelenato. E a quanto pare gli restava veramente poco da vivere. Il problema adesso era come dirlo alla bambina. Con la motivazione che Macchia era bisognoso di cure, il veterinario, convinse Sabrina che era meglio che il gattino restasse da lui. Però , in realtà, l'unica soluzione, per evitare inutili sofferenze alla bestiola era quella di sopprimerla, ma non se la sentì di dirlo a Sabrina. La notte, la piccola, andò a letto molto presto, rispetto al solito. Si addormentò subito e fece uno strano sogno. Si trovava in una foresta quando davanti a lei apparve Macchia, che, con sua grande sorpresa, iniziò a parlarle. Il gatto nero gli disse che era venuto a salutarla perchè doveva partire per un lungo viaggio. La bambina gli chiese se poteva venire con lui. Macchia le disse che dove sarebbe andato non c'erà posto per i bambini. Mentre parlava il gatto nero cominciò a trasformarsi.
Pian piano da gatto stava diventando un'enorme pantera nera. Prima di allontanarsi nella foresta, Macchia disse a Sabrina:" Non preoccuparti per me! Quando i gatti neri muoiono rinascono come pantere nere!". Improvvisamente Sabrina si svegliò richiamata dalla voce della mamma che la chiamava. Era già mattina e il padre era tornato a casa. Sabrina chiese di andare subito dal vetrinario. Ma quando vide il volto serio dei genitori, capì cosa era successo e chiese: "Macchia è morto, vero?". I genitori le spiegarono cosa avesse il gatto nero e della dolorosa decisione di sopprimerlo. Pensavano che la ragazzina scoppiasse in un pianto dirotto, ma invece Sabrina raccontò loro il sogno che aveva fatto e alla fine disse: "Macchia adesso è felice! Perchè ora che è morto è rinato pantera nera!".
martedì, settembre 16, 2008
Addio, Stefano Rosso
sabato, settembre 13, 2008
venerdì, settembre 12, 2008
Grigio
giovedì, settembre 11, 2008
Non ci sono problemi... Tu mi dici quello che devo fare... E io lo faccio
martedì, settembre 09, 2008
Lucio, dieci anni dopo...
Grazie Lucio delle Emozioni che ci hai regalato e ci continuerai a regalare.
mercoledì, settembre 03, 2008
E se fosse vero?
martedì, settembre 02, 2008
Randy Pausch, un grande uomo
Era professore di informatica, interazione umano-computer e design presso la Carnegie Mellon University (CMU) di Pittsburgh, Pennsylvania.
Nel settembre 2006, gli è stato diagnosticato un cancro del pancreas metastatizzato. Sottoposto ad intervento chirurgico palliativo e chemioterapia, è rimasto attivo e vigoroso fino alla fine del 2007. È morto all'alba del 25 luglio 2008. (Fonte Wikipedia).
Qua sopra c'è il video (con sottotitoli in italiano) di questa lezione, mentre sotto ci sono alcune frasi toccanti tratte da questo discorso.
Frasi celebri della "Last Lecture" (fonte Wikipedia)
- "L’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi".
- "Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".
- "Quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore".
- "Mi lamentavo con mia madre di quanto fosse difficile quell'esame all'università, e di quanto fosse spaventoso. Lei si inclinò verso di me, mi diede un buffetto sulle spalle e mi disse: «Sappiamo bene come ti senti, tesoro, ma ricorda, tuo padre alla tua età combatteva contro i tedeschi»".
- "Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo".
- "Non perdete mai la capacità di stupirsi tipica dei bambini. È troppo importante. È quella a spingerci ad andare avanti, ad aiutare gli altri".
- "Ho una mia teoria sulle persone che provengono dalle famiglie numerose: sono persone migliori degli altri, perché hanno dovuto imparare come andare d’accordo con gli altri".
- "Non si può arrivare in cima da soli. Qualcuno deve aiutarti. Io credo nel karma. Credo che si riceve ciò che si è dato".
- "Non lamentatevi. Lavorate più duramente. Non cedete. L’oro migliore è quello che giace in fondo ai barili di merda".
- "Se vivrete nel modo giusto, il karma si prenderà cura di sé. I sogni verranno da voi".
mercoledì, agosto 27, 2008
Pareidolia acustica
Ascoltate e non crederete alle vostre orecchie!
lunedì, agosto 25, 2008
E la nave del fumetto va...
venerdì, agosto 22, 2008
Un gelato al veleno
Fotoromanza di Gianna Nannini è una delle più belle canzoni italiane degli anni '80. Il video è stato realizzato da Michelangelo Antonioni.
Fotoromanza - Gianna Nannini
Se la sera non esci ma
ti prepari un panino mentre guardi la tv
anche tu?
ti addormenti con qualcuno che alla luce del giorno non conosci più
anche tu?
ti telefono o no ti telefono o no
ho il morale in cantina
mi telefoni o no, mi telefoni o no
chissà vincerà
poi se ti diverti non la metti da parte un pò di felicità
anche tu?
io vorrei sognarti ma ho perduto il sonno e la fantasia
anche tu!
ti telefono o no ti telefono o no
io non cedo per prima
mi telefoni o no mi telefoni o no
chissà chi vincerà
questo amore è una camera a gas
è un palazzo che brucia in città
questo amore è una lama sottile
è una scena al rallentatore
questo amore è una bomba all'hotel
questo amore è una finta sul ring
è una fiamma che esplode nel cielo
questo amore è un gelato al veleno
io non riesco a dirlo
è che ti vorrei soltanto un pò di più
anche tu?
io vorrei toccarti ma più mi avvicino e più non so chi sei
anche tu!
ti telefono o no ti telefono o no
io non cedo per prima
mi telefoni o no mi telefoni o no
chissà chi vincerà
questo amore è una camera a gas
è un palazzo che brucia in città
questo amore è una lama sottile
è una scena al rallentatore
questo amore è una bomba all'hotel
questo amore è una finta sul ring
è una fiamma che esplode nel cielo
questo amore è un gelato al veleno
lunedì, agosto 18, 2008
In giro per gli Stazzi Uniti
domenica, agosto 17, 2008
So long, Carlos
lunedì, agosto 04, 2008
In memoria di Alexandr Solgenitsyn
Ha raccontato l'orrore dei gulag
ROMA - E' morto il premio Nobel che ha raccontato gli orrori dei gulag nei quali era stato rinchiuso e che fu poi espulso dall'Unione Sovietica. Alexandr Solgenitsyn si è spento a 89 anni per un infarto. Lo scrittore è morto nella sua casa moscovita. La notizia è stata data dal figlio Stepan.
Pur malato da tempo, continuava ad occuparsi delle sue opere, un'edizione completa delle quali è uscita in Russia proprio nei mesi scorsi.
Nel 1974 era stato privato della cittadinanza sovietica ed espulso dall'Urss. Aveva quindi vissuto in Germania, in Svizzera e infine negli Stati Uniti. Era tornato in Russia nel 1994, dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Molto amato in Occidente ma non così apprezzato nel suo paese, Solgenitsyn fu lo scrittore che per primo ruppe il velo di silenzio che circondava i Gulag dell'Unione Sovietica. Il suo primo romanzo breve, 'Una giornata di Ivan Denisovic' che comparve nel 1961 sulla rivista 'Novyj Mir', fu un evento politico ma insieme letterario di straordinario rilievo. Momento fondamentale della sua fortuna insieme a 'Arcipelago Gulag', due opere attraverso le quali ha raccontato in modo esplicito, con i dettagli crudi della vita quotidiana, la realtà di campi di concentramento staliniani dove lo stesso scrittore fu recluso per oltre 10 anni a partire dal 1945, reo di aver alluso in modo improprio a Stalin in una sua lettera.
Era stato poi riabilitato, ma la sua battaglia contro il potere sovietico proseguì nei successivi romanzi, da 'Divisione Cancro' (1967), 'Il primo cerchio' (1969) con la forma di un grande talento letterario. Questi due romanzi, come le sue opere successive, saranno pubblicate soltanto in Occidente. E procurarono allo scrittore una popolarità che gli vale nel 1970 il premio Nobel per la letteratura.
A metà degli anni '70 arriva 'Arcipelago Gulag', l'opera colossale che ha causato la sua espulsione dall'Urss. Raccoglieva infatti dati, racconti e documenti mai così dettagliati fino a quel momento sulle deportazioni e i lager dell'epoca staliniana: Solgenitsyn lo aveva potuto portare a termine in 11 anni di lavoro grazie all'aiuto di compagni di prigionia e amici.
Dopo la cacciata dall'Unione Sovietica si stabilì a Zurigo e dedicò larga parte degli anni del suo esilio ad una serie di conferenze in giro per gli Stati Uniti e per il mondo dove raccontava in prima persona la sua testimonianza di dissidente.
Tornato in patria però non ebbe quella calda accoglienza che forse si aspettava e l'ostilità nei suoi confronti rimase. Tanto più alimentata dalle sue ultime opere in cui il premio Nobel tornava a criticare il potere dei nuovi oligarchi e la decadenza della Russia contemporanea. Inoltre aveva appoggiato in modo dichiarato la chiesa ortodossa esprimendo sentimenti fortemente patriottici e condannando anche nel 1999 i bombardamenti della Nato in Serbia nella guerra dei Kosovo, paragonandoli a quelli di Hitler. Soltanto dopo il 2000 Solzhenitsin si era in parte riconciliato con il suo amato paese incontrando per la prima volta il presidente Vladimir Putin.
domenica, agosto 03, 2008
Fred e gli Asternovas
La storia del gruppo, dalla sua costituzione alle prime esibizioni a Radio Sardegna, fino alla trasformazione prima in Quintetto Aster e poi in Asternovas, è stata raccontata nel libro di Gioachino Lanotte Fred Buscaglione - Cronache swing dagli anni 50, pubblicato da Editori Riuniti nel 2007.
Nel video la strepitosa canzone di Buscaglione, Vecchio Boxeur eseguita iniseme agli AsterNovas.
venerdì, agosto 01, 2008
Minchia, Sig.Tenente!
Giorgio Faletti è un personaggio eclettico, è passato da essere cabarettista per diventare un apprezzato scrittore di gialli. Pochi ricordano, però, che Faletti è anche autore di canzoni. Nel 1994 partecipò al Festival di Sanremo classificandosi al secondo posto. Il brano presentato è lontano dalle classiche canzoni sanremesi. Il testo esprime le amare riflessioni di un carabiniere del sud. La canzone ha ormai 14 anni, ma resta sempre attuale.
Signor Tenente
(Testo e musica di Giorgio di Giorgio Faletti)
Forse possiamo cambiarla
ma e' l'unica che c'e'
questa vita di stracci e sorrisi
e di mezze parole
fosse cent'anni o duecento
e' un'attimo che va
fosse di un attimo appena
sarebbe con me
tutti vestiti di vento
ad inseguirci nel sole
tutti aggrappati ad un filo
e non sappiamo dove
minchia signor tenente
che siamo usciti dalla centrale
ed in costante contatto radio
abbiamo preso la provinciale
ed al chilometro 41
presso la casa cantoniera
nascosto bene la nostra auto
ca' se vedesse che non c'era
e abbiam montato l'autovelox
e fatto multe senza pieta'
a chi passava sopra i 50
fossero pure i 50 di eta'
e preso uno senza patente
minchia signor tenente
faceva un caldo che se' bruciava
la provinciale sembrava un forno
c'era l'asfalto che tremolava
e che sbiadiva tutto lo sfondo
ed e' cosi' tutti sudati
che abbiam saputo di quel fattaccio
di quei ragazzi morti ammazzati
gettati in aria come uno straccio
caduti a terra come persone
che han fatto a pezzi con l'esplosivo
che se non serve per cose buone
puo' diventare cosi' cattivo
che dopo quasi non resta niente
minchia signor tenente
e siamo qui con queste divise
che tante volte ci vanno strette
specie da quando sono derise
da un umorismo di barzellette
e siamo stanchi di sopportare
quel che succede in questo paese
dove ci tocca farci ammazzare
per poco piu' di un milione al mese
e cie' una cosa qui nella gola
una che proprio non ci va giu'
e farla scendere e' una parola
se chi ci ammazza prende di piu'
di quel che prende la brava gente
minchia signor tenete
lo so che parlo col comandante
ma quanto tempo dovra' passare
per star seduto su una volante
la voce in radio ci fa tremare
che di coraggio ne abbiamo tanto
ma qui diventa sempre piu' dura
quando ci tocca di fare i conti
con il coraggio della paura
e questo e' quel che succede adesso
che poi se c'e' una chiamata urgente
se prende su e ci si va lo stesso
e scusi tanto se non e' niente
minchia signor tenente
per cui se pensa che c'ho vent'anni
credo che proprio non mi da torto
se riesce a mettersi nei miei panni
magari non mi fara' rapporto
e glielo dico sinceramente
minchia signor tenente
martedì, luglio 29, 2008
Stefano Tamburini: Un vaso di coccio in un mondo di vasi di ferro
Stefano Tamburini è stato uno dei più geniali fumettisti, grafici del fumetto italiano a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta.
Nel 1977 è tra i fondatori di Cannibale, una rivista a fumetti del Movimento (sullo stile dell'americana Zap), su cui successivamente pubblicheranno Andrea Pazienza e Tanino Liberatore.
Nel 1978 Tamburini crea per Cannibale un personaggio che farà storia: Rank Xerox (nome mutato poi, per ragioni di copyright, in Ranxerox), androide protagonista di avventure mirabolanti nello scenario di una Roma del futuro prossimo.
Nel novembre del 1980 insieme a Vincenzo Sparagna e Filippo Scozzari fonda Frigidaire, curandone grafica ed impaginazione. Per la nuova rivista crea le storie di Snake Agent sperimentando un innovativo metodo di espressione grafica (manipolare vecchi fumetti degli anni quaranta con l'uso della fotocopiatrice per poi rimontarli remixandoli). Per Frigidaire scrive anche recensioni musicali (firmandosi Red Vynile) e continua la saga di RanXerox. Tenendo per sé il lavoro di scrittura delle sceneggiature e lasciando il disegno a Tanino Liberatore. Le nuove tavole di Ranxerox hanno un successo di pubblico molto vasto, non solo in Italia ma anche in svariati paesi del mondo, in particolare Francia, USA e Giappone, dove vengono tradotte e ripubblicate. Negli USA appare sulla prestigiosa Heavy Metal.
Nello stesso periodo Tamburini intraprende anche nuovi percorsi creativi collaborando con la rivista di moda Vogue e con i punti vendita a lei collegati. (Fonte wikipedia)
Nonostante questo successo Tamburini era una persona fondamentalmente sola, vittima di problemi personali. E da solo muore nel suo appartamento di Roma in un giorno non precisato dell'aprile del 1986. La cosa tragica è che nessuno dei suoi conoscenti per ben due settimane lo ha cercato. Appena si seppe la notizia della morte, qualcuno (forse Sparagna, ora non ricordo) disse di Tamburini: "Stefano era un vaso di coccio in un mondo di vasi di ferro".
Su Youtube ho trovato una sua, quasi unica, intervista. Mentre su Radio Radicale è disponibile una vecchia trasmissione del 29 aprile 1986 con l'intervento di Vincenzo Sparagna, Filippo Scozzari e Andrea Pazienza che commentano la tragica morte di Stefano Tamburini. Lo trovate qui.
lunedì, luglio 28, 2008
La mia amica bicicletta
All'epoca Cagliari era una piccola città con poco traffico e per noi bambini era facile girare tranquillamente intorno al quartiere.
Il ciclismo ha ispirato anche tanti cantautori che a questo sport hanno dedicato diverse canzoni.
domenica, luglio 27, 2008
Ancu ti currat sa giustizia
venerdì, luglio 25, 2008
Un treno per dove
Un treno per dove
Claudio Baglioni
Vorrei un biglietto per un posto
dove non ci sono i cani
poveri granelli di pepe
abbandonati in mezzo ad un'estate
un posto dove non ci sono vecchi soli
che amavano molto la moglie
e tengono i nipoti nel portafoglio
di foto ciancicate
dove gli uccelli tagliano l'autunno
e l'aria non si rompe in uno sparo
dove nessuno è un'isola
e l'anima non s'incarta nel denaro
dove la paura non passa più
nei nostri occhi di conigli
e non c'è piu da scavalcare nessun muro
dove i soldati tornano alle case
e si accovacciano coi figli
a colorare un cielo un pò piu largo di futuro
un treno per dove
il giomo non finisce
e il sole è un grido in mezzo al viso
dei mattino di un sorriso
un treno per dove
non arrivi il vento di follia
che gela il cuore
e che ci trascina via
un posto senza le borgate
calce e polverone
bucate da mille finestre uguali
che si mangiano la campagna
dove non c'è piu attesa
ma un lavoro da sputare nelle mani
dove il tempo inganna gli orologi
e questa corsa assurda per domani
dove le ombre corte dei bambini
non si fermano in un pianto
lasciate indietro dalla fretta degli adulti
dove tutti sono persone
e ognuno ha un sogno ed un pensiero suo soltanto
e un uomo non si piega con le botte e con gli insulti
un treno per dove
il mare è grano azzurro
e un saluto di gabbiani
sulle barche e tra le mani
un treno per dove
accenderai la luce
e sarai un bicchiere d'acqua
nelle notti dei miei guai
un treno per dove
libero e ribelle
correrò come un cavallo
sotto grappoli di stelle
un treno per dove
non ci sia lo spazio
per perderti di più
un treno per dove esisti tu