lunedì, giugno 30, 2008

Campeones!

La Spagna ha espresso il miglior gioco di questi europei, ed ha giustamente vinto il campionato. Mi fa davvero piacere.
Ho assistito alla sfida con la Germania davanti uno schermo all'aperto, in mezzo a ragazzi spagnoli e tedeschi. L'entusiasmo degli spagnoli ,era al termine della partita, alle stelle, ma la cosa più bella è stata vedere i ragazzi tedeschi, seppur delusi, andare via applaudendo i tifosi spagnoli, riconoscendo la superiorità della squadra avversaria. Un bel gesto di sportività.

sabato, giugno 28, 2008

Troppo, troppo!


Stamattina ho incontrato Nicola e Martina, due allievi dell'ultimo corso di fumetto. Avevano preparato del nuovo materiale (molto interessante) e volevano avere un mio giudizio. Stanno facendo dei piccoli lavoretti nel settore dell'illustrazione ed entrambi hanno manifestato la stessa lamentela. Quasi nessuno vuole pagare, pochi lo fanno e tra questi alcuni protestano pure.
A Martina sono state richieste delle illustrazioni per una banca, e, alla sua modesta pretesa di cento euro complessive, le hanno risposto: "Scherzi? Per cento euro imparo io a disegnare!"

I ragazzi erano sinceramente avviliti, ma io gli ho spiegato che, purtroppo, è una concezione sbagliata dell'arte in genere che c'è in Sardegna da tempo. Quasi come che disegnare non fosse un lavoro come un altro.
La frase tipica di tanti che offrono a un giovane un lavoro di illustrazione (come se fossero dei benefattori dell'umanità) è questa: " Vuoi soldi? Non te ne do, ma tieni conto che comunque ti fai pubblicità".
Questa situazione mi ha ricordato "Troppo, troppo", una bella canzone di Bennato pubblicata nell'album È arrivato un bastimento . Lo trovate qui.

martedì, giugno 24, 2008

CAMPAGNA DI ARRUOLAMENTO

"Comunicato":
Nato nel 2001, LoSpazioBianco.it è un sito di informazione e critica fumettistica che nel giro di pochi anni ha saputo ritagliarsi un posto tra i principali organi di informazione e critica indipendente sul fumetto, frutto di impegno, correttezza, passione e professionalità. Con centinaia di interviste, migliaia di articoli, news e recensioni, il sito rappresenta uno strumento sempre più ricco per curiosi ed esperti, lettori e addetti ai lavori.Per continuare a crescere e fornire un servizio sempre migliore, LoSpazioBianco.it è sempre alla ricerca di nuovi collaboratori.


COSA CERCHIAMO
Si richiede innanzitutto apertura al dialogo, capacità di autocritica e naturalmente un buon italiano. Le figure che cerchiamo sono le seguenti:
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- Intervistatori;
- Traduttori (traduzione materiale e conduzione interviste);
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IL VOLANTINO
In allegato trovate un volantino che vi invitiamo a stampare e distribuire nelle fumetterie, librerie, scuole di fumetto, per poter raggiungere possibili nuovi collaboratori.


CONTATTI
Per informazioni scrivere a redazione@lospaziobianco.it

lunedì, giugno 23, 2008

Fabiano sempre più in alto


Nemrod, la nuova miniserie della Star Comics, è arrivata al numero otto. Protagonista ai disegni, con la sua seconda prova, è Fabiano Ambu. Non vi è dubbio che il disegnatore sardo continua a fare continui progressi. Ispirato dalla lezione di maestri come Toppi, Battaglia, e secondo me anche Alarico Gattia, Ambu porta avanti la sua personale ricerca. Sperimentando nuove scelte stilistiche sia grafiche che di inquadratura, sembra ormai avviato a trovare il suo stile personale e raggiungere la maturità artistica. Resto in attesa dei suoi prossimi lavori, tra i quali spicca l'albo in preparazione per "Il Becco Giallo" in uscita nel 2009.

sabato, giugno 21, 2008

Gli altri siamo noi

Gli Altri Siamo Noi
Non sono stato mai più solo di così
è notte ma vorrei che fosse presto lunedì
con gli altri insieme a me per fare la città
con gli altri chiusi in se che si aprono al sole
come fiori quando si risvegliano, si rivestono,
quando escono, partono, arrivano
ci somigliano, angeli avvoltoi,
come specchi gli occhi nei volti
perché gli altri siamo noi.

I muri vanno giù
al soffio di un'idea
Allah come Gesù in chiesa o dentro una moschea
e gli altri siamo noi ma qui sulla stessa via
vigliaccamente eroi lasciamo indietro pezzi di altri nodi
che ci aspettano e si chiedono perché nascono e subito
muoiono
forse rondini foglie d' Africa
ci sorridono in malinconia
e tutti vittime e carnefici
e tanto prima o poi gli altri siamo noi.

Quando cantano,
quando piangono
gli altri siamo noi.
siamo noi siamo noi

In questo mondo gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi

Noi che stiamo in comodi deserti
di appartamenti e di tranquillità
lontani dagli altri,
ma tanto prima o poi gli altri siamo noi.

In questo mondo piccolo oramai
Gli altri siamo noi

Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi

Si gli altri siamo noi
fra gli Indios e gli Indù
ragazzi in farmacie che ormai non ce la fanno più,
famiglie di operai licenziati dai robot
e zingari dell'est in riserve di periferia
siamo tutti vittime e carnefici
tanto prima o poi gli altri siamo noi.

L'amazzonia
il Sud Africa,
Gli altri siamo noi.
siamo noi siamo noi
quando sparano
quando sperano
Gli altri siamo noi
siamo noi siamo noi
Gli altri siamo noi
Gli altri siamo noi

In questo mondo gli altri siamo noi
In questo mondo piccolo oramai
Gli altri siamo noi
In questo mondo gli altri siamo noi

In un momento come questo di rifiuto della "diversità", una canzone come "Gli altri siamo noi" di Umberto Tozzi sembra davvero attuale.

Considerato da sempre un cantante di musichette facili e con testi banali, Tozzi ha in realtà dimostrato in diverse occasioni di essere anche altro.
A me sta simpatico perchè le sue canzoni sono legate alla mia adolescenza. "Ti Amo" è stato il primo disco che ho acquistato e lo riascolto sempre con piacere. Nel 1980 ha inciso"Tozzi", uno dei suoi migliori album, di livello internazionale, impreziosito da un brano funkeggiante dal titolo "Dimmi di no".
Tozzi è stato uno dei pochi autori ad aver visto le proprie canzoni riprese da artisti di fama internazionale. "Ti amo" fu riproposta in Francia da Dalida e negli Stati Uniti da Laura Branigan. Con la canzone Gloria arriverà al primo posto nella classifica dei singoli americani proprio con l'interpretazione di Laura Branigan.
Il brano, "Gli altri siamo noi", è stato presentato nel 1991 al Festival di Sanremo dove ottenne un discreto successo. Il testo dovrebbe essere uno degli ultimi scritti dallo storico collaboratore Giancarlo Bigazzi, in quanto i due autori ebbero in seguito una traumatica separazione. Maggiori dettagli su questo divorzio artistico li potete trovare qui.

giovedì, giugno 19, 2008

Neri a metà

« La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattromila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso »
(
Fabrizio De André, 1996)
Sarà il clima, sarà perchè la Sardegna storicamente ha sempre avuto a che fare con genti provenienti da diverse culture, ma a Cagliari il problema del razzismo sembra quasi non esistere.
Domenica mattina sono andato al mercatino di Viale Trento, una specie di "Porta Portese" versione locale. Ho preso l'autobus che fa una sosta proprio di fronte al mercatino e mi sono accomodato su una poltroncina. Dopo un paio di fermate è salito un vivace gruppo composto da tre donne filippine e due bambini. Il pullman era quasi pieno ma hanno trovato posto tranquillamente nei sedili posteriori. Alla fermata successiva sono saliti due anziani, marito e moglie. Quasi subito le due donne filippine hanno fatto alzare i bambini per far sedere i due anziani vicino a loro. La donna ha ringraziato e ha iniziato a conversare con una delle due donne filippine, che, pur in uno stentato italiano, ha risposto alle domande dell'anziana donna. La simpatica scenetta è andata avanti sino al momento in cui il gruppo di filippini è sceso dall'autobus.
Più tardi, mentre giravo tra le bancarelle del mercatino, notavo come, in maniera cordiale, extracomunitari e cittadini italiani dividissero tranquillamente gli spazi e in alcuni casi scambiavano pure quattro chiacchiere. Un cosa che mi ha piacevolmente colpito è stato vedere un ragazzo sardo (la cadenza era inequivocabile) e uno di colore dividere la stessa bancarella.L'ultima tappa della mia passeggiata mattutina è stato il quartiere della Marina, che dà sul porto di Cagliari. Da anni in questo quartiere si sono insediati decine di negozi di pakistani, cinesi, indiani, senegalesi, etc.
E' davvero un bel vedere questo miscuglio di culture che vivono insieme rispettandosi reciprocamente.
Speriamo che duri.

martedì, giugno 17, 2008

Berlusconi, perde il pelo ma non il vizio

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI... GLI ALTRI.
Ma non c'erano altre emergenze di cui occuparsi, invece che di questa?

domenica, giugno 15, 2008

C'era una volta Andrea Pazienza


Il 16 giugno del 1988, a soli trentadue anni moriva Andrea Pazienza, uno dei più geniali autori di fumetto italiani.
Per me, che ho seguito quasi dall'inizio il suo percorso artistico, la notizia della sua morte fu un vero shock. Su Comic Art in cui giorni stava pubblicando "Storia di Astarte", un fumetto in cui stava sperimentando un nuovo stile di scrittura e di disegno. Ma non ebbe il tempo di terminarlo perchè una fatale iniezione di eroina lo portò alla morte.
Su "La Stampa" è presente un ricordo di Sergio Staino sugli ultimi giorni di vita di Pazienza. Lo trovate qui.

venerdì, giugno 13, 2008

Una storia americana

Nel periodo tra gli anni settanta e ottanta, oltre ai nomi più in voga, i vari De Andre', Bennato, De Gregori, Guccini, etc, vi erano anche cantautori che io definirei di "seconda fascia" . Autori validi, ma schiacciati dall'enorme valore dei nomi sopracitati. Uno di questi era Edoardo De Angelis, componenente di spicco della Schola Cantorum, e che ha collaborato a lungo con Francesco De Gregori e altri cantautori. Nei primi anni ottanta ebbe un buon momento di celebrità con la pubblicazione del singolo "Una storia americana" che raccontava in maniera quasi fumettistica una rapina in banca nella frontiera americana durante il periodo del far-west. Questo brano è stato di recente riproposto e su You Tube è presente in una nuova versione accompagnato da un video con i protagonisti della storia sotto forma di pupazzi.

mercoledì, giugno 11, 2008

Nel covo dei pirati (che i bulli finiscono sempre male)


Qualche giorno fa, girando tra i vari blog che visito di solito, sono incappato in questo post. In breve l'autore racconta le sue esperienze giovanili e di come, da debole vittima di soprusi da parte di alcuni bulli, sia diventato egli stesso un bullo. Per fare questo racconta di aver vigliaccamente individuato una persona più debole di lui per iniziare una persecuzione costante, in modo da evitare di essere preso di mira a sua volta. Non voglio commentare una simile decisione (chi ha letto o leggerà il post sarà in grado di dare una propria valutazione). Invece preferisco raccontare l'esperienza di un ragazzo che ho conosciuto negli anni ottanta.

Giovanni, 13 anni, era il classico ragazzino nerd, collezionista di fumetti, che aveva una folle passione per i fumetti dei super-eroi, condivisa dai suoi amici del quartiere. I problemi iniziarono quando dalla scuola media passò alla scuola superiore. Si trovò a disagio fin dal primo giorno di scuola. Non che fosse piccolo di statura, ma i suoi compagni sembravano tutti più grandi di lui. A nessuno fregava dei fumetti e pensavano solo a come poter infilare le mani sotto le magliette delle ragazze. Anche a lui, naturalmente, interessavano le ragazze, ma era ancora innamorato di Elena, una ragazzina mora e piccolina, a cui aveva dato il suo primo bacio e le altre neanche le vedeva. La difficoltà di ambientamento in fondo era sopportabile, ma il peggio doveva ancora arrivare. Da una sede staccata, dopo circa un mese dall'inizio dell'anno scolastico, fu trasferito Guglielmo un ragazzo di 16 anni, pluripetente. E fu allora che iniziò l'incubo. Da quel momento in poi e per tutto l'anno scolastico fu vittima di scherzi atroci. Il culmine fu raggiunto quando l'ultimo giorno di scuola, Guglielmo, particolarmente ispirato, decise di infilare la testa di Giovanni dentro la tazza del cesso e tirare l'acqua.

Sotto questa costante pressione psicologica l'anno scolastico di Giovanni fu un vero disastro: ebbe due in quasi tutte le materie e di conseguenza venne bocciato. Purtroppo per lui anche Guglielmo fu bocciato. Questo voleva dire che se lo sarebbe ritrovato in classe anche l'anno seguente. L'unica soluzione, per Giovanni, era quella di cambiare scuola.

Ma la vita riserva tante opportunità, basta, a volte, saperle cogliere. Una domenica mattina alla radio trasmisero una canzone di Edoardo Bennato intitolata "Nel covo dei pirati". Un brano del testo della canzone diceva:
Ma tu con i pirati sai già che cosa fare
è un tuo vantaggio e non ci rinunciare!...
.... Tu già lo sai cosa fare
è come nei sogni, è come nelle avventure
ma il principe azzurro stavolta forse non viene
e contro i pirati dovrai lottare davvero!...
... Ma oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
Ti potranno insultare, minacciare, in fondo è il loro mestiere!
Ti faranno i versi, le boccacce, ti faranno le facce scure!
E' per questo che si allenano davanti allo specchio
quasi tutte le sere!...
Ma lo fanno per cercare di vincere le loro stesse paure!
... Oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
Ma è proprio questo il tuo vantaggio e non ci rinunciare!
... Oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare
.




Giovanni capì di non essere poi così debole come aveva sempre pensato. Guglielmo era come i pirati, insultava, minacciava e lo picchiava solo per vincere le sue stesse paure.

Decise così di reagire, di diventare più forte. Ma non voleva fare come un suo amico (anche lui tormentato da Guglielmo), che aveva deciso di diventare un bullo, scegliendo di sfogarsi dei soprusi tormentando un ragazzo ancora più debole. Il coraggio non stava certo in un comportamento simile, semmai così si dimostrava solo la propria vigliaccheria.

Vicino a casa sua abitava un ragazzo che tirava di boxe. Non voleva certo chiedergli di picchiare Guglielmo al posto suo, questo no. Invece chiese ed ottenne qualche lezione personale per potersi difendere. Arrivò l'inizio del nuovo anno scolastico. Giovanni si era ripromesso di ignorare Guglielmo, ma se lui avesse ricominciato a tormentarlo avrebbe reagito.

Le cose non erano purtroppo cambiate. Appena lo vide Guglielmo incominciò a sfotterlo e con una spinta lo buttò giù dai gradini di ingresso della scuola. Tutti ridevano, ma Giovanni restò impassibile. Si rialzò e lentamente si avvicinò a Guglielmo che lo osservava con aria stupita. Lo sguardo di Giovanni non era più lo stesso. Quando fu a pochi passi iniziò a colpire con una raffica di pugni il volto di Guglielmo che era impreparato ad un simile attacco. In pochi secondi si ritrovò in terra con il naso rotto. Per chiudere il conto Giovanni colpì con due calci il corpo di Guglielmo.

"Ho sconfitto i pirati", pensò.

Il risultato di questa azione fu che Guglielmo smise di fare il bullo per sempre. Nessuno ormai aveva più paura di lui. In seguito a questo fatto anche gli altri bulletti della scuola smisero le loro imprese.

Poi , qualche mese dopo, Guglielmo si ritirò da scuola. Giovanni lo incontrò l'estate successiva, per strada mentre chiedeva soldi ai passanti. Guglielmo aveva iniziato a farsi di eroina. Un giorno lo trovarono morto buttato dietro un cespuglio con una siringa nel braccio.

Nonostante tutto il male che Guglielmo gli aveva fatto, Giovanni non lo odiava e quando seppe della sua morte pianse, senza nemmeno sapere perchè.

sabato, giugno 07, 2008

Scrivi il tuo nome

Scrivi il tuo nome
(Battisti-Velezia)
Scrivi il tuo nome
su qualcosa che vale
mostra a te stesso
che non sei un vegetale
e per provare che si può cambiare
sposta il confine di ciò che è normale
bella giornata è questa qua
l'aria più fresca ti esalta già
il momento migliore per cominciare
un'altra vita un'altro stile
profondo o leggero
quando c'è gusto è bello
usa le gambe
utilizza il cervello
con l'entusiasmo
o con l'istinto
fai un passo
fuori del tuo recinto
bella giornata è questa qua
l'aria più fresca ti esalta già
il momento migliore per cominciare
un'altra vita un'altro stile

dall'album E già - 1982

domenica, giugno 01, 2008

The Wild Wild West: Steampunk e Western

Negli anni settanta con la nascita delle tv private vi fu una crescente importazione di serie TV. Tra le tante trasmesse in quegli anni una era davvero particolare. Si trattava di “The Wild Wild West” una serie televisiva trasmessa negli Stati Uniti dalla CBS per quattro stagioni (104 episodi) dal 17 settembre 1965 al 4 aprile 1969. In Italia venne trasmesso con il titolo "Selvaggio West"
La serie miscela elementi classici dello spionaggio con la fantascienza, vicino al genere steampunk, e la commedia.
Di questa serie sono stati realizzati due film televisivi con gli attori originali nel 1979 e nel 1980, mentre nel 1999 è stato prodotto un film per il cinema con Will Smith.
A parole è difficile spiegare l’atmosfera e il fascino di questa serie, ma si tratta davvero di qualcosa di straordinario.
“The Wild Wild West” racconta la storia di due agenti dei servizi segreti americani James West, (interpretato da Robert Conrad) e Artemus Gordon (interpretato da Ross Martin) , abile nei travestimenti. La loro missione è quella di proteggere il Presidente degli Stati Uniti Ulysses S. Grant da ogni tipo di minaccia, in particolare da inventori folli che hanno lo scopo di impossessarsi del mondo e diventarne i padroni.
Nel corso delle stagioni furono tante le invenzioni fantastiche che furono presentate, eccone alcune:
-Un cyborg
-Un primo lanciafiamme
-Una pozione che consente ad un uomo di muoversi così velocemente da essere invisibile
-Una televisione
-Un esoscheletro
-Un dispositivo sonoro che permette l'utilizzo di dipinti come un portale per altre dimensioni
La sigla
La sigla iniziale era un cartone animato in cui lo lo schermo è stato diviso in cinque pannelli, il centro conteneva l’eroe che interagiva con gli altri personaggi dei pannelli circostanti.


I protagonisti
James West era la versione western di James Bond, un uomo d’azione adorato dalle donne. La sua specialità era quella di riuscire a nascondere nel suo abbigliamento decine di dispositivi, come coltelli, pistole, bombe, utili nei momenti di difficoltà.
Robert Conrad , che lo interpretava, ha sempre voluto girare di persona le scene più pericolose escludendo l’utilizzo di stunt man.
Ross Martin (che interpretava Artemus Gordon) diede vita ad oltre 100 personaggi durante il corso della serie parlando decine di lingue diverse. Martin contribuì con le sue idee alle caratterizzazioni e lavorò con lo staff di truccatori per ottenere il migliore risultato.

I cattivi
Il più importante “villain” è stato il Dr. Miguelito Loveless, un geniale e folle inventore nano interpretato da Michael Dunn.
Miguelito Loveless morirà nel 1880 a causa di un ulcera, causata dalla rabbia e dalla frustrazione per aver costantemente visto i suoi piani rovinati da West e Gordon.
Una caratteristica comune dei cattivi era quella di sembrare all’apparenza forti e sicuri di se, ma una volta sconfitti svelare la loro vera natura di uomini deboli e fragili, al punto di mettersi a piangere e chiedere pietà.

Wild Wild West Il film del 1999
Barry Sonnenfeld, il regista di Wild Wild West (senza l'articolo determinativo utilizzato nela serie originale) apporta modifiche inutili e sostanziali ai personaggi della serie. Per esempio è incomprensibile la scelta di far interpretare a Will Smith il personaggio di James West. Dal punto di vista storico risulta non credibile che un afro-americano possa essere un agente dei servizi segreti degli Stati Uniti alla fine del 1800.
Miguelito Loveless è stato trasformato da nano (nella serie TV) ad un uomo senza gambe (film). Anche il suo nome è stato cambiato in Arliss Loveless. Le sue motivazioni per la conquista del mondo sono poi diventate quelle di un sudista che si vuole vendicare della sconfitta dopo la guerra di secessione.
Le caratteristiche di Artemus Gordon sono simili alla versione di Martin Ross, ad eccezione del fatto che egli è diventato estremamente competitivo con James West, mentre nella serie televisiva, West e Gordon, avevano tra loro una solida amicizia e una grande fiducia uno dell'altro.
Robert Conrad, l'attore originale, è stato apertamente critico nei confronti del film.
Purtroppo la serie The Wild Wild West è impossibile da trovare in commercio in versione italiana.
Su YouTube sono però disponibili degli spezzoni di alcuni episodi e un paio di versioni diverse della sigla.
Approfondimenti:
The Wild Wild West sito in inglese