venerdì, febbraio 22, 2008

No al veto contro Sergio D'Elia.

Faccio mio l'appello di Nessuno Tocchi Caino contro il veto sulla candidatura, alle prossime elezioni, di Sergio D’Elia in riferimento al "codice etico del Partito Democratico". In merito al veto, questa è la dichiarazione di Rita Bernardini e Marco Cappato: "A Donadi (IDV) e a chi in queste ore pone il veto sulla candidatura di Sergio D’Elia facendo riferimento al "codice etico del Partito Democratico" rispondiamo di fare almeno lo sforzo di leggerlo il codice etico. Al punto 5.3. è, infatti, scritto "le condizioni ostative alla candidatura vengono meno in caso di sentenza definitiva di proscioglimento, di intervenuta riabilitazione o di annullamento delle misure …". L’intervenuta riabilitazione è proprio il caso del leader della campagna per l’abolizione della pena di morte, Sergio D’Elia."
QUESTO E' IL TESTO DELL'APPELLO:
IL DISSENNATO VETO A NESSUNO TOCCHI CAINO, A SERGIO D’ELIA, QUALIFICA (O SQUALIFICA) I PROPONENTI NON I COAUTORI DELLA GRANDE VITTORIA ITALIANA ALL’ONU.
Il veto espresso nei confronti di Sergio d’Elia - leader nonviolento, segretario di Nessuno tocchi Caino dal 1993 e coautore della vittoria italiana per la moratoria universale delle esecuzioni capitali all’ONU, da 25 anni impegnato con il Partito Radicale in lotte per i diritti umani e la democrazia in Italia e non solo - motiva tutto lo sdegno dell’associazione internazionale Nessuno tocchi Caino.Riteniamo che questa richiesta di esclusione sia offensiva dei principi cardine della Costituzione italiana e degli stessi principi che fondano lo stato di diritto. Ci auguriamo che per nessun motivo venga confermato tale veto dissennato ed incomprensibile al pari di quello proposto su Marco Pannella, Presidente, anche, di Nessuno tocchi Caino.

La pagina per firmare l'appello la trovate qui.

Se volete sapere qualcosa in più su Sergio D'Elia e sulla sua storia personale andate qui.

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