mercoledì, ottobre 31, 2007
Nostalgia canaglia
martedì, ottobre 30, 2007
Voglio morto Guillermo Habacuc Vargas!

Spero solo che sia una bufala! Riporto la notizia dal sito Aprileonline.
Se ne parla anche sul forum di Comicus. Ma ne ha parlato anche Il Giornale.
Terminata da poco, la "Bienal Costaricense de Artes Visuales" (Bienarte) del 2007 si trova in mezzo alla polemica. L'evento funziona tradizionalmente, attraverso la proposta di una serie di opere, ma premia sei degli artisti partecipanti con il diritto di rappresentare e proporre le proprie creazioni alla "Bienal Centroamericana", che si terrà in Honduras nel 2008.
Gli artisti presenti in questa sesta edizione del prestigioso appuntamento di arte contemporanea sono stati Errol Barrantes, Guillermo Habacuc Vargas, Oscar Figueroa, Mimiam Hsu, Esteban Piedra e la banda de "Los sumergidos-emergentes" (Sila Chanto e Jhafis Quintero). La giuria era composta da Ana Sokoloff (Colombia), Oliver Debroise (Messico), e Rodolfo Kronfle Chambers (Ecuador), e il loro criterio di valutazione si è basato sul grado di rapporto tra qualità, creatività ed esecuzione di idea, oltre alla tipologia di installazione. Per concludere il quadro bnetro cui si è consumato il raccapricciante episodio di cui vogliamo occuparci, si ricorda che la Bienarte è un appuntamento organizzato da "Los Empresarios por el Arte" della Costarica.
Uno degli "artisti", il virgolettato è d'obbligo, era dunque Guillermo "Habacuc" Vargas, che ha avuto la brillante idea di mettere in mostra un cane da strada legato in un angolo. E come già aveva fatto a Managua in agosto, lo ha lasciato li a morire di fame nell'indifferenza generale, per testimoniare una improbabile rappresentazione dell'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. E in effetti, alla fine, il cane è morto, per la "buona causa" artistica, non essendo stato nutrito né abbeverato.
Possibile che accadano cose del genere anche in un mondo teoricamente sensibile e civile come quello dell'arte e della cultura? Sembrerebbe proprio di sì, ed è per questo che è partita, proprio da un gruppo di intellettuali dei paesi coinvolti nella vicenda, una raccolta di firme in rete per impedire la partecipazione di Habacuc Vargas all'edizione 2008 della Binennale Centroamericana.
Quello che però sconvolge di più, nell'assurdità della situazione, è che nessuno dei visitatori abbia richiesto durante la loro permanenza la liberazione del cane, una volta osservata l'anomalia dell'esposizione cui assistevano. La morte di un povero cane esposta allo sguardo di tutti, è così diventata una sorta di show mediatico "in progress", nel senso che con il passar delle ore il cane lentamente si appressava al suo ultimo respiro, senza alcuna protesta da parte dei passivi spettatori di questo inglorioso spettacolo.
La battaglia che ora si sta portando avanti dunque è ora rivolta agli organizzatori della Biennale Centroamericana, affinché non ammettano questo "artista" nella edizione del prossimo anno.
Per chi fosse interessato a contribuire alla raccolta di firme, può consultare il sito http://www.petitiononline.com/ . Per adesso, il numero raggiunto si aggira attorno alle 162.000 partecipazioni.
domenica, ottobre 28, 2007
Nel XXI secolo cambierà tutto!

La serie narra le imprese di una organizzazione segreta, composta da cinque membri che utilizza tecnologie aliene per difendere l'ordine sulla Terra.
Torchwood ha sede nel sottosuolo di Cardiff (sembra di essere in una versione ridotta della base segreta nel film "Men in Black"). Il nome "Torchwood" è l'anagramma di "Doctor Who". Il protagonista della serie è l’attore John Barrowman che riprende il personaggio del capitano Jack Harkness da lui già interpretato nella serie di Doctor Who.
Siamo lontani dal poter parlare di capolavoro, ma è sicuramente una serie da vedere.
lunedì, ottobre 22, 2007
Voglio fare un film!

sabato, ottobre 20, 2007
Professione Sceneggiatore

venerdì, ottobre 19, 2007
martedì, ottobre 16, 2007
L'oh dello stupore
Ho sempre amato la grande illusione. Sin da piccolo seguivo in TV le perfomance del mitico Silvan e naturalmente avevo anche il suo gioco. Inoltre, possiedo un libro, uscito negli anni '70, dedicato al grande Harry Houdini ed alle sue magie, dove sono spiegati alcuni dei suoi trucchi. Ma in realtà più che l'oh dello stupore, cioè la conclusione di un'esibizione, mi ha sempre affascinato il prima, la preparazione di un gioco. Attualmente il mago più famoso è David Copperfield. E' considerato assolutamente un maestro, ma certi suoi trucchi all'apparenza impossibili, hanno una preparazione assai semplice. E' quello che ci dimostrano questi due video: il primo è un'esibizione dello stesso Copperfield, l'altro è la ripetizione della stessa magia da parte di un ragazzo, da cui risulta evidente dove si nasconda il trucco.
sabato, ottobre 13, 2007
Il ritorno degli eroi

lunedì, ottobre 08, 2007
Le Cose che Pensano

Era il 1986, erano ormai passati sei anni da "Una giornata Uggiosa", ultimo disco di Battisti con Mogol, e quattro da "E Già" , disco scritto con la moglie Velezia. Proprio in quest'ultimo album si percepiva che Battisti era alla ricerca di una nuova linea creativa.
L'incontro con il poeta Pasquale Panella, che aveva già scritto in precedenza dei testi ermetici per Enzo Carella, fu fondamentale per quello che Battisti stava cercando. Il suo desiderio era quello di non dare più emozioni al pubblico, almeno quelle a cui era abituato e portare la musica ad essere una cosa sola con le parole. Cambia anche il suo modo di comporre. Mogol sentiva le melodie di Battisti e su quelle note scriveva i suo testi. Ora è Panella a fornire i testi già pronti a Battisti, e sulla base di questi egli crea la musica. Il frutto della loro prima collaborazione fu l'album "Don Giovanni". Il disco, al contrario del precedente, è accolto un maniera positiva dal pubblico, le melodie sono più comprensibili, anche se con arrangiamenti a metà fra sonorità innovative e classiche. Tuttavia, a differenza di "E Già" che era un disco "elettronico" questo album è stato realizzato con l'uso di strumenti acustici, ad esclusione del brano "Il Diluvio", ricco di sonorità elettroniche. La svolta è soprattutto nei testi di Pasquale Panella, in apparenza privi di senso compiuto, pieni di giochi di parole e doppi sensi. Si tratta è ovvio di una scelta voluta e non certo casuale. La canzone diventa un tutt'uno con la musica. A partire da "Don Giovanni" Battisti decide inotre di non stampare più i testi delle canzoni. In realtà, probabilmente per un malinteso con la casa discografica la prima stampa dell'album "Don Giovanni" conteneva i testi delle canzoni, ma fu subito fatta ritirare dallo stesso Battisti. Una nuova stagione musicale era iniziata. Di quest'album è difficile scegliere una canzone, ma Le Cose che Pensano e Don Giovanni sono sicuramente le più evocative.
Con l'album del 1990 "La Sposa occidentale" Battisti abbandona la melodia classica e inizia a utilizzare in maniera predominate la batteria elettronica, creando canzoni con una forte atmosfera techno-dance. Anche qui sono presenti dei capolavori (lontani anni luce dal Battisti classico), come Potrebbe essere sera, Timida molto audace, Mi Riposa. Nonostante ormai i testi di Panella siano puri esercizi di stile, in quest'album troviamo una canzone d'amore: I Ritorni. Ovvio anche questo testo al primo ascolto appare ermetico, ma se ascoltato ripetutamente nasconde dei profondi significati ed evoca nell'ascoltatore attento delle vere e proprie immagini.
Il grosso pubblico inizia a non seguire più Battisti, e le vendite calano vistosamente. Quest'album infatti, dopo tanti anni, è l'unico a non raggiungere il primo posto in classifica.