

In ricordo di John Lennon che l'8 dicembre del 1980 fu ucciso da un folle omicida.
Gipi, che a mio parere, è il più grande autore italiano di fumetti vivente, ha partecipato al programma "Le Invasioni Barbariche" ospite di Daria Bignardi. L'intervista è davvero bella e vale pena di seguirla.
Una straordinaria scena da Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
Dopo un iniziale scettiscismo i testi e la voce del leader Max Collini mi hanno pian piano conquistato. Fra i tanti ho deciso di inserire due video dei loro brani . Il primo si intitola "Sensibile" e parla in maniera amara di Francesca Mambro e Giusva Fioravanti, leader del terrorismo di destra, il secondo brano, Tatranky, parla in modo rassegnato di un viaggio a Praga e della fine del comunismo. Sono brani davvero particolari che vanno ascoltati con attenzione
Ogni volta che vedo la gag della parodia del cinema polacco, interpretata da Leonardo Manera e Claudia Penoni, non riesco a smettere di sorridere. Qui trovate un'intervista dove i due attori spiegano l'origine di queste gag intrise di una amara ironia. Se non li avete mai visti all'opera dovete assolutamente guardare questo video per farvi un'idea della loro bravura.
Traslocando - E di nuovo cambio casa - Ivano Fossati
Una bellissima canzone del 1986 scritta da un personaggio straordinario come Juri Camisasca e cantata da una Alice in stato di grazia. Un commento azzecato, per questa canzone, lo da un utente di YouTube:" Un capolavoro che Alice ha trasformato in un gioiello di rara bellezza".
Eh si, prima o poi dovrò fare un post su Alice e su Juri Camisasca.
Qua sopra c'è il video (con sottotitoli in italiano) di questa lezione, mentre sotto ci sono alcune frasi toccanti tratte da questo discorso.
Frasi celebri della "Last Lecture" (fonte Wikipedia)
- "L’esperienza è ciò che ottieni quando non sei riuscito a ottenere ciò che volevi".
- "Ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri".
- "Quando fai qualcosa di sbagliato e nessuno si prende la briga di dirtelo, significa che è meglio cambiare aria. Chi ti critica lo fa perché ti ama e ti ha a cuore".
- "Mi lamentavo con mia madre di quanto fosse difficile quell'esame all'università, e di quanto fosse spaventoso. Lei si inclinò verso di me, mi diede un buffetto sulle spalle e mi disse: «Sappiamo bene come ti senti, tesoro, ma ricorda, tuo padre alla tua età combatteva contro i tedeschi»".
- "Sto per morire e mi sto divertendo. E continuerò a divertirmi ogni giorno che ancora mi resta da vivere. Perché non c’è un altro modo per farlo".
- "Non perdete mai la capacità di stupirsi tipica dei bambini. È troppo importante. È quella a spingerci ad andare avanti, ad aiutare gli altri".
- "Ho una mia teoria sulle persone che provengono dalle famiglie numerose: sono persone migliori degli altri, perché hanno dovuto imparare come andare d’accordo con gli altri".
- "Non si può arrivare in cima da soli. Qualcuno deve aiutarti. Io credo nel karma. Credo che si riceve ciò che si è dato".
- "Non lamentatevi. Lavorate più duramente. Non cedete. L’oro migliore è quello che giace in fondo ai barili di merda".
- "Se vivrete nel modo giusto, il karma si prenderà cura di sé. I sogni verranno da voi".
Ascoltate e non crederete alle vostre orecchie!
Fotoromanza di Gianna Nannini è una delle più belle canzoni italiane degli anni '80. Il video è stato realizzato da Michelangelo Antonioni.
Fotoromanza - Gianna Nannini
Se la sera non esci ma
ti prepari un panino mentre guardi la tv
anche tu?
ti addormenti con qualcuno che alla luce del giorno non conosci più
anche tu?
ti telefono o no ti telefono o no
ho il morale in cantina
mi telefoni o no, mi telefoni o no
chissà vincerà
poi se ti diverti non la metti da parte un pò di felicità
anche tu?
io vorrei sognarti ma ho perduto il sonno e la fantasia
anche tu!
ti telefono o no ti telefono o no
io non cedo per prima
mi telefoni o no mi telefoni o no
chissà chi vincerà
questo amore è una camera a gas
è un palazzo che brucia in città
questo amore è una lama sottile
è una scena al rallentatore
questo amore è una bomba all'hotel
questo amore è una finta sul ring
è una fiamma che esplode nel cielo
questo amore è un gelato al veleno
io non riesco a dirlo
è che ti vorrei soltanto un pò di più
anche tu?
io vorrei toccarti ma più mi avvicino e più non so chi sei
anche tu!
ti telefono o no ti telefono o no
io non cedo per prima
mi telefoni o no mi telefoni o no
chissà chi vincerà
questo amore è una camera a gas
è un palazzo che brucia in città
questo amore è una lama sottile
è una scena al rallentatore
questo amore è una bomba all'hotel
questo amore è una finta sul ring
è una fiamma che esplode nel cielo
questo amore è un gelato al veleno
Nel video la strepitosa canzone di Buscaglione, Vecchio Boxeur eseguita iniseme agli AsterNovas.
Giorgio Faletti è un personaggio eclettico, è passato da essere cabarettista per diventare un apprezzato scrittore di gialli. Pochi ricordano, però, che Faletti è anche autore di canzoni. Nel 1994 partecipò al Festival di Sanremo classificandosi al secondo posto. Il brano presentato è lontano dalle classiche canzoni sanremesi. Il testo esprime le amare riflessioni di un carabiniere del sud. La canzone ha ormai 14 anni, ma resta sempre attuale.
Signor Tenente
(Testo e musica di Giorgio di Giorgio Faletti)
Forse possiamo cambiarla
ma e' l'unica che c'e'
questa vita di stracci e sorrisi
e di mezze parole
fosse cent'anni o duecento
e' un'attimo che va
fosse di un attimo appena
sarebbe con me
tutti vestiti di vento
ad inseguirci nel sole
tutti aggrappati ad un filo
e non sappiamo dove
minchia signor tenente
che siamo usciti dalla centrale
ed in costante contatto radio
abbiamo preso la provinciale
ed al chilometro 41
presso la casa cantoniera
nascosto bene la nostra auto
ca' se vedesse che non c'era
e abbiam montato l'autovelox
e fatto multe senza pieta'
a chi passava sopra i 50
fossero pure i 50 di eta'
e preso uno senza patente
minchia signor tenente
faceva un caldo che se' bruciava
la provinciale sembrava un forno
c'era l'asfalto che tremolava
e che sbiadiva tutto lo sfondo
ed e' cosi' tutti sudati
che abbiam saputo di quel fattaccio
di quei ragazzi morti ammazzati
gettati in aria come uno straccio
caduti a terra come persone
che han fatto a pezzi con l'esplosivo
che se non serve per cose buone
puo' diventare cosi' cattivo
che dopo quasi non resta niente
minchia signor tenente
e siamo qui con queste divise
che tante volte ci vanno strette
specie da quando sono derise
da un umorismo di barzellette
e siamo stanchi di sopportare
quel che succede in questo paese
dove ci tocca farci ammazzare
per poco piu' di un milione al mese
e cie' una cosa qui nella gola
una che proprio non ci va giu'
e farla scendere e' una parola
se chi ci ammazza prende di piu'
di quel che prende la brava gente
minchia signor tenete
lo so che parlo col comandante
ma quanto tempo dovra' passare
per star seduto su una volante
la voce in radio ci fa tremare
che di coraggio ne abbiamo tanto
ma qui diventa sempre piu' dura
quando ci tocca di fare i conti
con il coraggio della paura
e questo e' quel che succede adesso
che poi se c'e' una chiamata urgente
se prende su e ci si va lo stesso
e scusi tanto se non e' niente
minchia signor tenente
per cui se pensa che c'ho vent'anni
credo che proprio non mi da torto
se riesce a mettersi nei miei panni
magari non mi fara' rapporto
e glielo dico sinceramente
minchia signor tenente
Stefano Tamburini è stato uno dei più geniali fumettisti, grafici del fumetto italiano a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta.
Nel 1977 è tra i fondatori di Cannibale, una rivista a fumetti del Movimento (sullo stile dell'americana Zap), su cui successivamente pubblicheranno Andrea Pazienza e Tanino Liberatore.
Nel 1978 Tamburini crea per Cannibale un personaggio che farà storia: Rank Xerox (nome mutato poi, per ragioni di copyright, in Ranxerox), androide protagonista di avventure mirabolanti nello scenario di una Roma del futuro prossimo.
Nel novembre del 1980 insieme a Vincenzo Sparagna e Filippo Scozzari fonda Frigidaire, curandone grafica ed impaginazione. Per la nuova rivista crea le storie di Snake Agent sperimentando un innovativo metodo di espressione grafica (manipolare vecchi fumetti degli anni quaranta con l'uso della fotocopiatrice per poi rimontarli remixandoli). Per Frigidaire scrive anche recensioni musicali (firmandosi Red Vynile) e continua la saga di RanXerox. Tenendo per sé il lavoro di scrittura delle sceneggiature e lasciando il disegno a Tanino Liberatore. Le nuove tavole di Ranxerox hanno un successo di pubblico molto vasto, non solo in Italia ma anche in svariati paesi del mondo, in particolare Francia, USA e Giappone, dove vengono tradotte e ripubblicate. Negli USA appare sulla prestigiosa Heavy Metal.
Nello stesso periodo Tamburini intraprende anche nuovi percorsi creativi collaborando con la rivista di moda Vogue e con i punti vendita a lei collegati. (Fonte wikipedia)
Nonostante questo successo Tamburini era una persona fondamentalmente sola, vittima di problemi personali. E da solo muore nel suo appartamento di Roma in un giorno non precisato dell'aprile del 1986. La cosa tragica è che nessuno dei suoi conoscenti per ben due settimane lo ha cercato. Appena si seppe la notizia della morte, qualcuno (forse Sparagna, ora non ricordo) disse di Tamburini: "Stefano era un vaso di coccio in un mondo di vasi di ferro".
Su Youtube ho trovato una sua, quasi unica, intervista. Mentre su Radio Radicale è disponibile una vecchia trasmissione del 29 aprile 1986 con l'intervento di Vincenzo Sparagna, Filippo Scozzari e Andrea Pazienza che commentano la tragica morte di Stefano Tamburini. Lo trovate qui.